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"Un giorno all'improvviso": storia della mia adozione

di mammenellarete - 17.11.2017 - Scrivici

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Fonte: pixabay
Sono di origine polacca e posso dirvi che nonostante i lunghi mesi passati lì tra scartoffie e avvocati e giudici e assistenti sociali oggi sono qui a dirvi che l’adozione è il più grande gesto d’amore di due genitori... pazienza, forza e tanto amore possono realizzare i sogni di tanti bambini che hanno bisogno di una famiglia, di una casa. Questa è la mia storia

Un giorno all’improvviso fummo presi... Io e i miei due fratelli. Fummo presi a scuola senza nemmeno poter sapere o capire cosa stesse succedendo, ci fu solo detto “tranquilli, sarete portati in una nuova casa con altri bambini...” non capimmo!

Avevo 7 anni, ma già l'esperienza da piccola donna, piccola mamma e capivo che non avrei più rivisto i miei genitori. Cercai di rassicurare i miei fratelli, ma fu difficile perché in quel caso anch’io ero una piccola bambina.

Fummo portati in una comunità e nella nostra permanenza lì perdemmo nostro padre... fu come un sogno che ancora adesso ricordo. Da lì fummo portati in un “orfanotrofio “ vero e proprio dove tutto cambiò... raccontare quei giorni e quelle notti in quel luogo non è mai piacevole, perché lì si andava a spegnere ogni speranza di qualcosa di migliore... ma qualcosa di migliore arrivò dopo mesi e mesi di attesa.

“Un giorno all’improvviso” fui chiamata dalla direttrice che a stento riusciva a gestire un posto dove dovevamo sopravvivere perché lo Stato e ogni istituzione dimenticava il proprio dovere ma questa è un’altra storia!!!

Ritornando a me, la direttrice fu rapida: ”C’è una famiglia per te!” .

Mi illuminai e subito pensai alle parole di mio fratello: ”Accetta e vai via da qui!”. Il nostro destino fu scritto quel giorno... accettai! La mia nuova famiglia la conobbi prima in foto e sinceramente non riuscivo ad esternare emozioni e sentimenti perché pensavo solo alla voglia di fuggire da quel posto... nessuno mai può capire o immaginare cosa significhi per un bambino vivere in un istituto pieno di bambini, di ragazze madri arrabbiate con il mondo...

Dopo qualche giorno iniziò il lungo iter pieno di assistenti sociali, avvocati, psicologi e chi più ne ha più ne metta prima del grande giorno.

.. fu il più bello della mia vita! Ci incontrammo, ci riconoscemmo fino ad amarci dal primo sguardo... vedere due persone così piene d’amore tutto per me mi fece realizzare che finalmente potevo essere una “bambina”.

Polonia-Italia... si sono di origine polacca e posso dirvi che nonostante i lunghi mesi passati lì tra scartoffie e avvocati e giudici e assistenti sociali oggi sono qui a dirvi che l’adozione è il più grande gesto d’amore di due genitori... pazienza, forza e tanto amore possono realizzare i sogni di tanti bambini che hanno bisogno di una famiglia, di una casa.

I miei fratelli? Loro stati adottati da una famiglia francese e per fortuna ci siamo ritrovati... questo Natale regalerò ai miei bambini il dolce abbraccio dei loro zii.

Siate decisi nel regalare una vita nuova ad un bambino che vi aspetta...

di mamma Ewa

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Aggiornato il 20.08.2018

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