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Utero bicorne. Dopo tre aborti spontanei, sono diventata finalmente madre

di mammenellarete - 18.07.2019 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Quando ebbi la diagnosi di "utero bicorne parzialmente settato", i medici mi operarono con una isteroscopia operativa e sistemarono il sistemabile prima di affrontare una gravidanza. Dopo qualche mese restai incinta, ma persi il bambino e, successivamente, accadde lo stesso per altre due volte. Finché incontrai un dottore che mi iautò, facendomi fare un intervento poiché mi aveva riscontrato l'utero arcuato. Dopo rimasi incinta per la quarta volta e... ora sono la mamma felice di una splendida bambina.

In questo articolo

Era il 2012 quando durante una operazione in laparoscopia per una cisti paratubarica i dottori mi dissero che il mio utero esternamente - da fuori - aveva una forma simile a quella di un cuore, e mi dissero, dunque, che era meglio approfondire.

Feci gli esami e qualche mese dopo la diagnosi fu "utero bicorne parzialmente settato", che si poteva operare di qualche millimetro. Così, tramite isteroscopia operativa, sistemarono il sistemabile prima di affrontare una gravidanza. Dopo qualche mese restai incinta, ma alla settima settimana purtroppo persi il bambino... i dottori dissero che poteva succedere e mi convinsi di ciò.

L'anno dopo restai nuovamente incinta, ma persi il bimbo ugualmente nello stesso periodo gestazionale. Tutti mi dicevano che avevo sì l'utero malformato, ma che si poteva riprovare una nuova gravidanza. L'anno seguente persi il mio terzo bambino. Sì, bambino...

Sì, perché per me erano già tutti figli, perché ho sentito i battiti di tutti e tre, perché non si può dire che fossero solo embrioni, perché ho amato quei pochi millimetri dentro di me già dal test positivo di gravidanza, perché ci credevo e speravo ogni volta... anche se, ogni volta. era poi una batosta difficile da superare e per questo posso solo ringraziare mio marito.

Non ringrazio di certo i dottori, uno dei quali mi disse che "c'erano cose più gravi nella vita", ma, nonostante ciò, tutto mi faceva morire dentro. Esclusi in tutto questo anche gli amici: non volevo parlarne con nessuno, perché non riuscivo a parlarne con nessuno.

Da lì partirono analisi approfondite e visite a centri per la fertilità, nei quali tutti ci dicevano che "andava tutto bene" e che dovevamo riprovarci. Ma di riprovarci così, alla cieca, non me la sentivo più, anche perché tre aborti spontanei erano troppi e non so se ce l'avrei fatta a superarne un quarto.

Un giorno d'estate, chiacchierando con un'amica, questa mi disse che c'era un ginecologo molto bravo specializzato in fecondazione assistita che avrei potuto sentire per un parere. Ovviamente io non avevo più nulla da perdere e accettai. Il mese seguente feci con questo dottore una visita e lui mi consigliò un bravissimo isteroscopista di Bologna, il quale mi operò nuovamente l'utero con diagnosi di utero arcuato.

Ci disse di riprovare ed io sapevo che sarebbe stata l'ultima volta. Così, l'anno dopo, rimasi incinta per la quarta volta e l'11 maggio 2019 nacque Sofia... la mia gioia più grande, la mia vita e la mia più grande vittoria.

Ho affrontato questa gravidanza con tutte le paure del mondo, specialmente nel primo periodo, e la paura è andata via solo quando ho potuto abbracciare la bimba. A tutte le donne che hanno problemi di aborti frequenti: non perdete mai la speranza, dentro di voi avete una forza che non sapete neanche di possedere!

di mamma Laura

(storia arrivata alla pagina Facebook di Nostrofiglio.it)

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