Tutto iniziò nel mese di giugno 2015: la mia prima gravidanza. Avevo 39 anni, ero felicissima, ma alla sesta settimana ho avuto un aborto spontaneo. Il mio ginecologo mi ha detto che poteva succedere. A ottobre sono rimasta nuovamente incinta e alla sesta settimana di nuovo ho avuto un aborto.
Stavolta il mio ginecologo mi ha detto che forse il problema ero io, visto che ero alle soglie dei 40 anni. Ma in cuor mio non ci credevo... Compiuti 40 anni sono rimasta nuovamente incinta cambiando ginecologo, ma ho perso nuovamente il mio bimbo alla decima settimana facendo anche un parto indotto naturale perché il feto era morto.
La disperazione stava iniziando a crescere talmente tanto che non credevo più di poter mai diventare mamma... Ma non volevo arrendermi, in cuor mio sapevo che nella mia vita dovevano esserci i miei bimbi.
Dopo questa tragica esperienza sono rimasta incinta nuovamente, ma purtroppo
era una gravidanza biochimica. Insomma angoscia su angoscia e nessuno mi diceva mai che analisi o test potessi fare per capire.
A 41 anni conosco il mio Angelo: una ginecologa che mi ha salvata dalla disperazione e dalla depressione. Sono andata da lei per un consulto, ancora non ero incinta e fece fare dei test genetici a me e mio marito, dicendomi che un bimbo me lo sarei portata a casa sicuramente.
I risultati dei test hanno dato la mia patologia: avevo una trombofilia eterozigote genetica e per questo non riuscivo a far proseguire le gravidanze: si creavano dei trombi all'inizio e la gravidanza si bloccava.
A 42 anni sono rimasta incinta e fin dal primo mese ho iniziato a fare punture di eparina più cortisonici e aspirinetta. Ho fatto circa 270 punture di eparina, ogni giorno per 9 mesi il mio corpo era pieno di ematomi. Ma non mi importava niente perché tutto proseguiva benissimo.
Il mio bimbo cresceva giorno dopo giorno senza problemi, lui è la gioia della mia vita ed è nato nel 2018. Avevo quasi 43 anni: lui era sanissimo, stava bene. La seconda gioia più grande è nato 18 mesi dopo, avevo 44 anni, sempre con 270 punture di eparina.
Nonostante il mio corpo fosse pieno di ematomi per tutte quelle punture e lo è tutt'ora, rifarei milioni e milioni di volte tutto quello che ho fatto... Io ci credevo: il mio cuore lo sapeva che ci sarei riuscita ad avere le mie due gioie più grandi, i miei figli!
di Sabrina
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