Ho scoperto solo alla translucenza nucale di avere una mola vescicolare totale... e quindi non c'era presenza di nessun bambino dentro il mio utero.
Purtroppo non mi era stata fatta nessuna ecografia iniziale (un grossissimo errore da parte di un'ostetrica incapace che voleva dirigere un ambulatorio al posto della ginecologa sempre assente).
Vi scrivo perché quando mi sono trovata in quel vortice di avvenimenti cercavo su Internet altre donne con la mia storia, ma non ho mai trovato risposte alle mie ricerche, ossia non ho trovato altre con cui parlare che avevano avuto la mia stessa esperienza.
Io ho fatto il
raschiamento, ma le beta non si azzeravano e i medici non volevano rischiare di rompere l'utero già molto provato dalla mola in stadio avanzato, con un altro raschiamento. Quindi dopo la tac con contrasto per accertare che fosse tutto rimasto all'interno dell'utero e che non fosse più grave ho dovuto fare la chemioterapia...
è durata circa tre mesi, ho dovuto fare punture intramuscolari tre volte a settimana.
Adesso ogni mese devo controllare che le beta siano a zero, altrimenti vuol dire che tutto sta ricominciando. Ho il ciclo regolare già da fine giugno (dall'azzeramento delle beta) e all'ultima visita (fatta a novembre) mi hanno detto che l'utero era pulito e che le ovaie erano perfettamente in funzione.
Tra un mese ho un'altra ecografia di controllo e a maggio farò la tac con contrasto per assicurarci che tutto vada bene e non ci siano sorprese. Se tutto va bene mi hanno detto che
verso settembre potrei provare a ricercare un figlio. Mi hanno parlato di settembre perché deve passare almeno
un anno dalla fine della chemio.
Ovviamente se riuscirò ad avere un'altra gravidanza (e la mia dottoressa è molto positiva al riguardo, mi da' tanta forza) sarò seguita come "gravidanza a rischio" e farò tanti controlli da subito per evitare che si possa ripresentare la mola, evitando che si tardi troppo, come è successo precedentemente.
Ho scritto la mia esperienza perché vorrei essere di aiuto per chi ha la mia stessa malattia.
di Fede
(storia inviata sulla pagina Instagram di Nostrofiglio.it)