La mia è una storia di amore e speranza, dopo anni di infertilità di coppia, per la nascita di mia figlia Ylenia che penso sia stata un vero miracolo! Io e mio marito Marcello ci sposammo il 02 luglio 2005 e subito dopo il viaggio di nozze pensammo di avere un figlio.
Nei primi mesi non avevo ancora dimestichezza con stick e ovulazione, era amore vero e libero, non facevamo nessun conto. Arrivati a dicembre, ci avvicinammo all’andrologo, perche a mio marito era stato diagnosticato un varicocele di 4 grado già a 18 anni.
Difatti la diagnosi era sempre la stessa, quindi il dottore ci suggerì una operazione per i legamenti della vena spermatica e a gennaio del 2006 fece la prima operazione. Nel frattempo provavamo sempre, ma gli esiti dello spermiogramma antecendente all'operazione non erano dei migliori.
A settembre dello stesso anno, dietro suggerimento di medici, incontrammo l’equipe del CENTRO DI FERTILITA' della nostra zona, i quali ci inserirono nella loro lista per l’inseminazione intrauterina ovvero IUI.
Incominciarono a prescrivere a me personalmente diversi esami, quali dosaggi ormonali, monitoraggio della ovulazione, pap test e infine tampone vaginale. Per quanto riguarda gli esami dei dosaggi ero apposto, avevo tutti i valori nella norma, anche il progesterone e la prolattina erano buoni.
I monitoraggi dell'ovulazione erano regolari, il mio follicolo scoppiava sempre tra il 13esimo e 14esimo giorno, perfetto. L’unica cosa, quella che mi fece perdere tempo e speranze, per non parlare della salute, fu il tampone positivo al micoplasma. Il mio calvario difatti iniziò da qui.
Andammo avanti da ottobre 2006 fino ad aprile 2007, alternando questi antibiotici mese dopo mese. Poi scoppiai, la mia fase luteale si abbassò da 14 giorni a 10 giorni, stavo dimagrendo a vista d’occhio, la notte sudavo sempre, anche d’inverno. Tutte queste cure mi stavano debilitando.
Non solo, anche il mio umore stava cambiando. Mi ero chiusa a riccio, non avevo voglia di niente e di nessuno, i rapporti erano limitati perchè non potevamo farlo a causa dell’effetto "ping pong" che il germe poteva infettare. Non mi riconoscevo più, non mi riconoscevano più le persone.
Dovetti riprendere la mia vita in mano, anche perché sentivo che anche la coppia stava perdendo i suoi valori. Dovevo fare l’esame dell'isterosalpingografia, per vedere come erano messe le mie tube, ma questo esame veniva sempre rimandato. Avevano paura che il germe del micoplasma potesse infettare le tube.
Così abbandonai il centro di fertilità e mi rivolsi ad un altro ginecologo. Lui, vista la mia situazione e vista l’età, decise di farmi la LAPAROSCOPIA. Così avrebbe visto se c’era qualche problema dentro le tube e avrebbe eventualmente tolto un piccolo mioma intramurale che non dava assolutamente fastidio, ma visto che era lì, "voleva avere l’utero libero da qualsiasi cosa". L’intervento doveva essere fatto il 29 giugno 2007.
Da qui in poi comincia la storia, tappa per tappa, di quello che poi successivamente successe, ovvero un MIRACOLO! Avevamo bisogno di staccare da questo turbine che ci aveva preso, fatto di esami, visite e medicinali: fissai una vacanza all’Isola D’Elba per cercare di rilassarci e distrarci un po'.
Una sera, durante una passeggiata a Marina di Campo venni attratta da una persona che vendeva oggetti bellissimi. Mi avvicinai per guardarli meglio e l'uomo mi disse che quelli erano ciondoli e che se li avessi indossati mi avrebbero portato fortuna, chiamando il mio angelo custode. Avevo bisogno di aggrapparmi a qualcosa e quindi decisi di provare anche questo... e mio marito mi comprò un ciondolo.
L'uomo, guardandomi negli occhi, mi disse: “Esprimi tre desideri”. Erano occhi sinceri e rimasi affascinata da questo incontro.
I giorni successivi facevo spesso suonare il mio ciondolino che avevo indosso praticamente sempre. Non ci crederete, ma i fatti lo confermano: al mio ritorno dalla vacanza, precisamente il 21 giugno 2007, si materializzò tra le mani il mio grande desiderio, cioè un test di gravidanza positivo. Una flebile linea rosa mi annunciava l'arrivo della mia adorata Ylenia.
Proprio quando meno te lo aspetti, quando sei rilassata, succedono i miracoli anche se io considero ancora quell'uomo il MIO angelo. In virtù di questa cosa che mi è accaduta, ho voluto con tutta me stessa che il mio portafortuna "Richiamo Degli Angeli" fosse anche un simbolo per altre mamme, un messaggio di speranza per tutte le donne, specialmente per quelle che desiderano fortemente la maternità, tanto quanto la sognavo io.
di Daniela Del Cortona
(storia arrivata sulla pagina Facebook)
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