Io e mio marito ci siamo conosciuti ventidue anni fa e quando ci siamo sposati l'ho seguito per il suo lavoro. Ho lasciato tutto: lavoro mio e famiglia. Dopo un anno dal matrimonio mi ero assestata e sono finalmente rimasta incinta, non desideravo altro che fare la mamma. Non avevo mai pensato che mi sarebbe potuto accadere qualcosa di brutto, eppure al terzo mese non c'era più battito, il mio bambino non c'era più, causa "aborto interno".
Dopo alcuni mesi, tanti, sono rimasta di nuovo incinta. Non avrei mai mollato, volevo finalmente diventare mamma. Andava tutto bene, anche i primi controlli. Io mi sentivo bene, sentivo che era diverso. Avevo terminato il terzo mese di gravidanza e mi sentivo serena. Purtroppo improvvisamente qualcosa è successo e durante un'ecografia ci hanno che il suo cuoricino aveva smesso di battere.
È stata dura accettare il secondo aborto spontaneo, anzi superarlo, perchè non si accetta mai veramente di aver perso qualcosa di così importante che cresceva dentro. Ci è voluto tempo prima di riprendermi, però dentro di me una vocina mi diceva sempre che sarei riuscita a diventare mamma!
Il mio parto dopo sette anni di infertilità
Ho fatto tanti esami per capire il perchè, ma stavo bene, tanti medici non mi hanno saputo dire di più, mi suggerivano semplicemente di fare dei controlli e poi di riprovarci.
Dopo un anno e mezzo sono rimasta di nuovo incinta. Ho fatto qualche cura di progesterone seguita dal mio ginecologo. Purtoppo, appena terminato il terzo mese, ero appena entrata nel quarto e la gravidanza si è interrotta. Ero a casa ed è stata terribile la corsa in ospedale quella notte... così anche l'intervento che non dimenticherò mai.
Dopo il terzo aborto spontaneo i mio ginecologo mi ha fatto fare degli esami genetici, mai affrontati prima perchè sono indagini che fanno fare in caso di poliabortività.
Così vengo a sapere che ho la trombofilia, una mutazione genetica che probabilmente era la causa degli aborti. Nel mio caso l'unica speranza era la terapia con l'eparina, "l'ultima spiaggia", mi ha detto il mio ginecologo.
Dopo alcuni mesi, un bel pò, sono rimasta di nuovo incinta. Per la quarta volta avevo paura, ma contemporaneamente ero grata per il fatto che avevo un'altra possibiltà che mi faceva sperare di realizzare il mio sogno. Ho cominciato subito la terapia. La gravidanza andava avanti e io mi sentivo bene. Ogni ecografia era un traguardo per noi. Non so neppure descrivere la gioia che ho provato quando ho saputo che era una bambina: il mio cuore è esploso di felicità.
Niente avrebbe potuto darmi tutta questa felicità quanto sapere che quell'esserino cresceva e stava bene... Ho continuato per tutta la gravidanza a fare le punture di eparina. Mia figlia è nata al termine dell'ottavo mese perchè la placenta si era deteriorata io avevo la pressione alta. Mi hanno fatto il cesareo di urgenza per evitare eventuali complicazioni.
Quando è nata la mia Sabrina pesava 2,550 kg. Il suo pianto non lo dimenticherò mai, era come dicesse: "Eccomi mamma sono qui". Dopo tutto quello che avevo passato, dopo ben sette anni, avevo la mia bambina. Io e mio marito non ci siamo mai arresi, anche se ci sono stati momenti di sconforto.
Adesso la mia bambina ha quasi undici anni ed è la cosa più bella che ci poteva capitare. Credeteci sempre, non mollate mai, si può e si deve sperare sempre nella vita. Questa è la mia storia.
di Olimpia
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