Il 21 marzo del 2019 scoprii di essere inaspettatamente incinta e fu una sorpresa bellissima. Da lì a poco scoprii di aspettare una bambina (anche se nel mio cuore fin da subito conoscevo il suo sesso). L'altra mia figlia scelse il nome Jasmine proprio a ridosso dell'uscita nelle sale del film Aladdin.
Insomma la gravidanza procedeva nel migliore dei modi. Io e mio marito acquistammo tutto: culla, passeggino, giochi e vestiti rigorosamente pomposi e delle varie tonalità di rosa, degno di una principessa. Il giorno del parto si avvicinava, fino a quando il 4 novembre, alle ore 21.40, arrivai in clinica e mi dissero che non c'era più battito.
"Non c'è battito". Adesso fingo di stare bene, ma non è così
In quel momento il dolore è stato così forte da avere la sensazione di non essere più fisicamente presente. Dopo ho subito un taglio cesareo e altre complicanze che non sto qui a raccontare.
Da quel momento ho smesso di vivere e ho iniziato a sopravvivere. Mentre le persone devono scegliere al mattino il capo di abbigliamento giusto per affrontare la giornata, io scelgo invece la maschera più bella della facilità per dare tranquillità all'altra mia figlia e, nello stesso tempo mi reco al cimitero, e lì mi tocca scegliere la più bella orchidea (innaturale).
di una mamma
(La mamma che ci ha mandato questa storia ha scelto di rimanere anonima)