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Aborto spontaneo e uovo "cieco". Non posso smettere di pensare a quel "cosino rosa"

di mammenellarete - 18.02.2019 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Dopo una settimana circa dal test positivo di gravidanza, iniziai ad avere perdite. Ma non mi arresi e rimasi più o meno tranquilla, perché le avevo avute anche durante la prima gravidanza. Andai al pronto soccorso dove mi spiegarono che forse si trattava di un uovo cieco. E così fu. Eppure, ad oggi, non riesco a smettere di pensare a quel "cosino rosa"...

Voglio raccontare la mia storia, anche se sicuramente ce ne sono altre più particolari. Ero in cerca della seconda gravidanza. Dopo circa dodici anni, ci eravamo finalmente decisi. Proprio nel giorno del mio compleanno decisi di fare il test. Positivo! Che meraviglia!

Ero al settimo cielo. Mi recai dopo al consultorio dove mi fecero fare gli esami delle urine per accertare la gravidanza. Data prevista? Per il mese di novembre 2014.

Dopo una settimana circa iniziarono le perdite, ma non mi arresi, perché le avevo avute anche durante la prima gravidanza. Andai al pronto soccorso dove mi spiegarono che era presto per capire, ma che forse si trattava di un uovo cieco.

Volevano farmi fare le beta, ma mi rifiutai. Mi dissero che essendo presto, comunque, se si fosse trattato di uovo cieco, lo avrei "perso" con il ciclo...

Mi arresi con grande dolore alla realtà. Dopo un mese circa dal test eccolo lì, sulla carta igienica, quel "cosino rosa"...

Poi però a settembre di quell'anno rimasi incinta di nuovo, ma non eseguii il test per paura che non esistesse nulla, per un'altra delusione. Mi resi conto dell'esistenza di una seconda gravidanza alla prima ecografia. Ero contenta. Ma quel cosino rosa rimane tuttora nel mio cuore.

di Terry

(storia arrivata sulla pagina Facebook di Nostrofiglio.it)

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