Lo chiamano aborto. Un bimbo nato morto a 32 settimane di gravidanza. Ma era il mio bimbo, bello e dolce. Siamo stati insieme otto mesi, lo conoscevo, sapevo cosa gli piaceva che mangiassi, lo aspettavo ed era tutto pronto.
Poi l'otto maggio 2017 svenni e fui portata in ospedale. Da quel giorno iniziò il mio calvario, con le parole "non c'è battito".
L'ho partorito naturalmente, come gli altri miei figli. Lui era il sesto, sarebbe stato il piccolino di casa, ma invece non ho mai visto i suoi occhietti aperti. Non avrò mai la gioia di preparare una torta di compleanno per lui, non mi dirà mai "mamma".
Morte in utero. Sarebbe stato il piccolino di casa
Anche dopo quattro anni il cuore è in pezzi, anzi se lo è portato lui quando è andato via. Sono rimasta di nuovo incinta poi, neanche me ne ero accorta.
Ebbi un'emorragia interna dovuta alla rottura della tuba destra e persi un altro angelo e quasi la vita. Oggi, nonostante sia tutto in regola, non resto più incinta. Non avrò mai il mio arcobaleno, solo tante lacrime per i miei bimbi volati via.
di anonima
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