Avevo 26 anni quando ho deciso di avere un bambino. Dopo vari tentativi, insieme a mio marito abbiamo pensato di fare dei controlli.
Il problema era il valore antimulleriano amh molto basso: 0,4. Io non capivo che cosa volesse dire questo, non lo avevo mai sentito. Ho rifatto le analisi nell'agosto del 2017: risultato disastroso 0.01.
Il dottore mi ha detto che sono comunque giovane e che succedono anche dei miracoli. Ha suggerito anche di iniziare il percorso PMA (ICSI).
Il nostro percorso con l'ICSI
Abbiamo fatto tanti controlli e anche la stimolazioni, risultano 5 ovociti di cui uno non ce la fa e nel 2018 mi chiamano per il trasferimento di 2 embrioni. Ma dopo 4 settimane perdo la gravidanza.
Ho pianto solo quel giorno e dopo mi sono detta: "Come sarà, sarà". Devo stare tranquilla.
A settembre mi chiamano di nuovo per un secondo trasferimento e la gravidanza procedeva bene, ero contenta che i valori delle beta hcg fossero alte però avevo anche tanta paura.
Oggi sono mamma e non ci credo
Alla fine mi è andata bene, adesso ho una bimba di 22 mesi, ancora non ci credo che è mia quando la guardo.
Ho trovato un dottore che non mi guardava neanche in faccia mentre mi parlava, mi ha detto subito che non sarei riuscita a diventare mamma con un valore amh cosi basso e di prendere in considerazione ovodonazione o l'adozione.
Ho risposto subito che ci avrei voluto provare anche perché su internet ho trovato diverse testimonianze che mi hanno fatto sperare.
Sono contenta di aver ascoltato il mio cuore sennò vivevo tutta la vita in dubbio.
Comunque la stimolazione non la rifarei: troppo invasiva. Però per amor dei figli si fa di tutto e quando desideri fortemente una cosa, fai l'impossibile per averla.
Quest'anno abbiamo deciso per il secondo bambino.
Speriamo bene, vi farro sapere e auguro ogni bene a tutte le donne che ci provano e di non perdere la speranza.
Di una mamma
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