Lo faccio. Non lo faccio. Lo faccio. Non lo faccio. Aspetto ancora un po'. Perché non mi viene il ciclo. E se poi è negativo? Tanto vale non farlo no? Perché potrebbe essere negativo. Ma se fosse positivo? E il salame che ho mangiato ieri? Forse non avrei dovuto. Chissà poi la birra della scorsa settimana...
L'ansia in questi attimi, i dubbi, le attese. La paura nei giorni che precedono l'arrivo del ciclo, poi il ritardo e infine il dubbio: che cosa è giusto fare? E' giusto fare il test di gravidanza? Quando è giusto fare il test di gravidanza?
Ogni donna ha il suo percorso
Forse sono io che per evitare di vedere un test negativo davanti, evito di scontrarmi con la realtà e faccio finta di andare avanti. Il ritardo aumenta, continua. Quando sarà il momento giusto? Ma esiste un momento giusto? E' giusto illudersi?
Soprattutto questi dubbi nascondo dal fatto che da quando hai 13 anni il tuo ciclo ha ballato la macarena e viene e va e sballa come cavolo gli pare.
Anche la ricerca di questo figlio non sta andando esattamente come avrei sperato. Anni di attese e delusioni. Di tentativi, di speranze, di test che alla fine molte volte non sono mai arrivata a fare. Quel dannato ciclo che viene sempre e negli ultimi giorni però ti fa sperare.
E intorno a te il mondo si colora di fiocchi colorati: azzurri, rosa, amiche che rimangono incinta, colleghe che rimangono incinta, vanno in maternità e tornano pure. Quella domanda poi. Che ferisce come un coltello caldo dritto nel cuore. "Ma quindi, un figlio no? State invecchiando sai?"
Grazie, lo so bene che sto invecchiando. Ogni compleanno è un macigno in testa e una data che vorrei cancellare. E' una data che mi allontana sempre di più alla speranza di diventare madre.
Questa volta sarà quella buona?
Questa volta però? Potrebbe essere quella buona? Chi può dirlo. Io però aspetto ancora un po'...
Di un'aspirante mamma come tante
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