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Procreazione assistita: un po' di chiarezza

di mammenellarete - 23.05.2017 - Scrivici

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Fonte: Pixabay
Spesso leggo dei post impropri sulla procreazione assistita, per questo sento la necessità di spiegare meglio di cosa si tratti. Voglio anche sottolineare che è una pratica che richiede tanta pazienza e coraggio da parte delle coppie. Inoltre va detto che  la scienza dà una mano, ma non fabbrica i bambini. Quello lo decide la natura, Dio, la vita.

Buona sera. Poiché leggo spesso post con domande improprie relative alla pma (procreazione medicalmente assistita) vorrei provare a spiegare un paio di cose, nella speranza di aprire gli occhi (e le menti) ignoranti sull'argomento.

Innanzitutto si dice procreazione assistita, non artificiale, perché si tratta di aiutare due gameti a intraprendente un percorso di per sé naturale, non è che questi gameti siano fatti in laboratorio.

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In secondo luogo la pma è una pratica medica il cui scopo è aiutare le coppie sterili o infertili ad avere figli, non è uno strumento per costituire bambini a richiesta. La pma è un percorso complesso, che richiede un grande dispendio di energia, tempo e, a volte, denaro.

La pma richiede determinazione, coraggio e tanta pazienza. La scienza non garantisce figli a nessuno, perché il suo compito finisce subito dopo il trasferimento degli embrioni.

Il resto lo decide la natura, Dio, la vita (chiamatelo come vi pare).

Trasferire uno o due embrioni, o tre, è una scelta che spesso non dipende dalla coppia ma da una valutazione del medico in base alla situazione della paziente.

Per ultimo: la pma mette alla prova le coppie mostrando spesso quanto i loro limiti siano flessibili. Ci vuole tanto amore per cercare con tanta tenacia un figlio. Non facciamola passare per un supermercato, che non è.

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