Ho vissuto, ma non sulla mia pelle, una storia di dolore, le cui sensazioni ancora mi accompagnano.
Ero giunta a 31 settimane e aspettavo il mio terzo figlio. Avevo minacce di parto prematuro e mi ricoverarono. Nel lettino affianco al mio fu ricoverata Maria, con un pancino piccolo e con gli occhi pieni di dolore.
Parlammo per ore quella notte e lei mi spiegò che, all'età di 23 anni, aveva già avuto tre aborti e un parto prematuro alla ventesima settimana, in seguito al quale aveva perso il suo bimbo dopo ore di dolore.
All'epoca aspettava una femminuccia, ma il sacco si era incanalato di nuovo in vagina e rischiava di nuovo di abortire. Ricordo che la rassicurai, le dissi che se era successo una volta, non poteva assolutamente ricapitare e invece...
La mattina dopo Maria si svegliò nell'acqua. Ricordo che piangeva lacrime amare. La portarono a fare una visita e la sua bimba era lì, viva, ma senza acqua non avrebbe avuto grandi possibilità di sopravvivenza.
Purtroppo pochi giorni dopo la perse. Io ero a casa quando mi arrivò quel messaggio... Pregai tanto per lei. Adesso mi si stringe il cuore quando penso allo strazio dei suoi occhi.
Poco dopo smarrii il suo numero. So solo che ne perse un altro poco dopo. Spero che Dio doni la possibilità a ogni donna di diventare mamma. Nessuna dovrebbe subire tanto dolore. Vi abbraccio forte.
di Susanna
Aggiornato il 01.05.2019