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"Non c'è battito": ho perso il mio fagiolino

di mammenellarete - 05.02.2024 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Sposata nel 2019, sognavo la gravidanza ma scopro complicazioni. Una gravidanza interrotta, dolore e perdite. Finalmente, la gioia arriva

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"Non c'è battito": ho perso il mio fagiolino

Mi sono sposata a maggio del 2019. A dicembre, decido di fare degli esami prima di avere una gravidanza per controllare un po' la situazione. Aspetto i risultati con ansia. Arriva il giorno e viene fuori che ho la toxoplasmosi in corso e non ho avuto la varicella, motivo per cui non dovevo rimanere incinta in quel periodo. Ci rimasi un po' male, però la ginecologa mi disse che dovevo solo aspettare qualche mese affinché i valori alti della toxoplasmosi si abbassassero, e dovevo farmi il vaccino per la rosolia. Quindi, mi decido e faccio il vaccino. Mi vengono fuori un sacco di puntini, io felice come una bambina, almeno mi sono tolta questo pensiero.

Passati 6 mesi, rifaccio gli esami e avevo ancora i valori della toxoplasmosi alti. La ginecologa mi raccomandò di aspettare ancora ad avere una gravidanza, ma cresceva ancora in me una voglia pazzesca di avere un figlio. Aspetto altri 2 mesi, poi decidiamo con mio marito di provare e rimasi incinta subito. All'inizio ero incredula, nemmeno mi rendevo conto, insomma è stato un mix di emozioni.

Sono incinta

Dopo una settimana che scopro di essere incinta, arrivano nausea e vomito, tutto nella norma. Fino a quando il vomito diventa ininterrotto e vomito fino a 10 volte al giorno. Inizio a perdere peso e a stare veramente male. Non mangiavo più perché avevo sempre nausea, quindi mi assento dal lavoro perché stavo veramente male. Dopo 10 anni era la prima volta che non andavo a lavoro.

Decido di andare dal ginecologo per fare una visita. Arrivo nello studio, mi preparo, non pensavo che già avrei visto il mio fagiolino così bene. Ed ecco qua che nello schermo c'era proprio lui, il mio bambino. Ecco che dopo 5 minuti di silenzio sento la voce del ginecologo che dice: "La gravidanza si è interrotta, non c'è battito.

" Sono morta in quel lettino. Anche io ho provato un dolore così forte, mi sono sentita strappare il cuore. Non ho sentito più le parole del ginecologo, ho iniziato a piangere, piangere e piangere. Poi mi ha spiegato il ginecologo che queste cose accadono. Insomma, io in quel momento non vedevo l'ora di uscire da lì e sono andata da un altro ginecologo perché speravo si sbagliasse. Seconda visita, stessa cosa, niente da fare. Quindi, la settimana dopo andai in ospedale per fare il raschiamento, altro dolore. Per me, periodo di covid, non avevo nessuno accanto, ma mi facevo forza da sola mentre aspettavo che mi chiamassero per l'intervento. Vedevo le cullette dei bambini nati passare, che dolore atroce. Insomma, arriva il mio turno e un'ora è tutto finito. Mi mettono nella stanza alle 16 e aspetto. Magari qualche infermiere passa, vedere se ho bisogno di qualcosa. E invece sono le 21 e non passa nessuno. Dopo aver suonato 3 volte il campanello, viene l'infermiera e mi dice che posso mangiare qualcosa.

Finalmente arriva il giorno dell'uscita. Mentre scendevo le scale dell'ospedale, non potevo trattenere le lacrime. Stavo andando via senza portarmi niente dietro. Sono arrivata con il mio bambino in pancia ed esco a mani vuote, che tristezza. Per fortuna, con l'aiuto di mio marito, mi ha aiutato tanto nei momenti difficili. Abbiamo passato anche questa.

Dopo un anno rimango incinta. La felicità è stata immensa, ma anche la paura era sempre con me. Ogni visita, per fortuna, va tutto bene. Passano nove mesi fra alti e bassi perché anche in questa gravidanza inizio da subito a stare male. Soffro di iperemesi gravidica, perdo 7 kg nel giro di un mese. Poi, per fortuna, dal 3 mese in poi, inizio a stare meglio. Finalmente nasce la mia bambina, il mio arcobaleno.

Vanno via tutte le sofferenze e inizio così la mia vita da mamma.

Di mamma Giuseppa

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