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Non c'è battito: la luce dopo due mesi

di mammenellarete - 01.03.2023 - Scrivici

neonato
Fonte: Shutterstock
Non c'è battito... che parole strazianti. Ma dopo due mesi da quel fatidico giorno abbiamo ricominciato a sperare...

In questo articolo

Sono una mamma di 49 anni, vi racconto la mia storia prima di diventare mamma, esattamente 10 anni.

Avevo 38 anni quando ho conosciuto il mio compagno, lui reduce da un matrimonio purtroppo andato male ed un figlio. Andiamo a convivere dopo un anno e mezzo e iniziamo a fare progetti... Trascorso quasi un anno, pensiamo di concepire un figlio, dopo diversi tentativi ecco il miracolo della vita... che poi ben presto capì che era solo un sogno.

Non c'è battito

Quasi al terzo mese faccio prima visita, io felice di sentire il suo cuoricino, ma... Ecco la ginecologa mi guarda perplessa, io inizio a non capire cosa mi stia dicendo essendo alla mia prima esperienza.

"Guardi signora, procede tutto bene, ma non sento battito".

Io la guardo. "Può capitare", mi risponde. "Forse i conti sono stati fatti male, ci rivediamo la prossima settimana".

Io un po' dispiaciuta me ne ritorno a casa. Passato qualche giorno, inizio a stare male, perdite e mal di pancia, chiamo e mi dice subito di prendere progesterone. Rientra tutto nella normalità, ma per poco.

Inizia un mal di pancia fortissimo e corro al pronto soccorso. Faccio una visita ecografia e aspetto. Il medico di turno mi dice:

"Signora, mi dispiace, purtroppo la natura fa il suo decorso quando qualcosa non va".

Io guardo attonita senza capire nulla e continuò così: "Purtroppo queste gravidanze vengono chiamate ovuli chiari o gravidanza bianca. Chiami la sua dottoressa per il da farsi..."

Io che avevo tanto sperato, io felice che finalmente stava per realizzarsi il nostro sogno, vedo tutto svanire come un pugno di sabbia, con la rabbia e angoscia nel cuore perché avevo fallito come donna, come mamma e soprattutto come compagna.

Arriva il giorno fatidico

Pianto e tanto buio intorno a me. Arriva il fatidico giorno e io mi sento svuotata.

Per fortuna mi reputo forte come carattere e grazie alle persone e al mio compagno ne esco fuori.

Passati due mesi esatti ecco che il miracolo si ripete. Era la fine di settembre che inizio o meglio capisco che stava accadendo qualcosa di magico, infatti il 4 ottobre faccio il test... positivo.

Una gioia immensa, ma al contempo stesso tanta paura. Avviso la mia dottoressa e dopo due giorni mi visita: fa eco ed ecco quel suono bellissimo, il battito del cuoricino dell'amore mio grande.

Subito controlli, mi prescrive un farmaco e la gravidanza va avanti e va tutto bene.

Nasce nostro figlio

Il 4 giugno tra le mie braccia c'è il regalo più bello che la vita poteva donarmi... Il mio Francesco. Sì, proprio così, l'ho chiamato Francesco. Ai segni del destino ci credo, perché con la prima gravidanza mi dicevo sempre o maschietto o femminuccia doveva chiamarsi con questo  nome, ma poi...

E quando ho riscoperto di essere incinta era il giorno di San Francesco.

A tutte quelle mamme che stanno passando questo momento dico di non mollare, noi siamo nate per essere guerriere e la mano Divina non ci abbandona mai.

Ecco questa è la mia storia. Ora il mio ometto ha 8 anni ed è la ragione della mia vita, l'Amore mio più grande, un Amore infinito.

Con Affetto,

mamma Giusy 

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