Ho 32 anni e vorrei raccontarvi la mia storia nella speranza che possa essere di supporto e di conforto a chi sta vivendo quello che ho passato io. Avevo 24 anni quando scoprii di essere incinta per la prima volta. Fu una gravidanza voluta e cercata, dopo 4 anni di convivenza.
Ero al settimo cielo, lo dissi ad amici e parenti, già mi vedevo col pancione, pensavamo ai nomi. Sarebbe nato a giugno. La felicità mia e del mio compagno fu smorzata da un episodio di perdite ematiche abbondanti.
L'ecografia ci mostrò un piccolo puntino pulsante. Ma vi era minaccia di aborto. Subito riposo assoluto! Trascorsi sette giorni in ansia, poi alla successiva ecografia ci dissero che l'embrione risultava cresciuto e con battito presente. Ancora riposo, ma mi sentivo fiduciosa!
Dopo 10 giorni, tutto il mio mondo crollò. Emorragia, corsa al pronto soccorso. Il medico non parlava, ma io già piangevo perché avevo capito... Non sentivo nessun battito, nonostante il dottore spostasse la sonda più e più volte.
Aborto interno, raschiamento il giorno dopo. Furono giorni terribili che ancora oggi ricordo come fosse ieri. Non riuscivo a credere che fosse successo veramente.
Il periodo che seguì fu devastante, non solo perché mi sentivo vuota e inutile, ma anche perché le persone vicine mi dicevano solo frasi assurde e prive di sensibilità, come "Ne farai un altro, era solo un ammasso di cellule, ma ancora ci pensi? Meglio ora che dopo, la prossima volta andrà bene...".
Tutte frasi che umiliavano il mio dolore, il mio lutto. Dopo meno di un anno, rimasi di nuovo incinta ma purtroppo anche quella volta, il mio bambino mi lasciò subito. A quel punto, più che triste ero arrabbiata... perché non riuscivo a fare una cosa che sembrava così naturale per le donne che avevo intorno?
Ma io non ascoltai nessuno e alla fine fui ricompensata. Tramite una ragazza ebbi il contatto di un ginecologo che fu la mia salvezza, mi fece fare tutta una serie di esami e visite, alcuni anche fastidiosi e dolorosi, ma trovò il mio problema, che si chiamava "mutazione trombofiliaca", e mi diede la terapia giusta.
A distanza di 3 anni dal mio primo aborto, grazie a lui, ad agosto del 2013 nacque la nostra piccola grande guerriera! A seguire, abbiamo avuto la gioia di un fratellino, un'altra bimba e attualmente siamo di nuovo in attesa della quarta bimba!
Tanto dolore e tanti sacrifici, ma ne è valsa la pena lottare e continuare a credere nel mio sogno di diventare mamma. I miei figli sono la mia vita e sono fiera di aver lottato per loro! Auguro a chi sta ancora lottando di trovare la strada giusta per la felicità!
di Viviana
(storia arrivata sulla pagina Facebook di Nostrofiglio.it)
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