Le donne arrivano così alla soglia dei 40 anni con un impiego più o meno sicuro e con il fortissimo desiderio di diventare mamme. In assenza di un uomo fisso non si vuole rinunciare alla possibilità di avere una famiglia e si definisce - spontaneamente - "sola" il 23% delle donne ricoverate all’ospedale Mangiagalli di Milano. Dice Basilio Tiso, direttore sanitario dell’ospedale milanese: «È una realtà che ha molti significati. Sulle oltre 6 mila nascite all’anno sono circa 1.300 le neo-mamme che dichiarano di non avere nessuno. Tra loro ci sono quelle davvero sole. Altre, le mamme straniere, non possono fare altrimenti: hanno lasciato una famiglia nei paesi d’origine e, qui, s’innamorano di uomini che scompaiono con la gravidanza.
Poi c’è chi dice di non avere un partner per convenienza: come single è molto più facile entrare nelle liste d’attesa di un asilo nido. E quelle che ci ripensano: i genitori per riconoscere un figlio hanno tempo dieci giorni dalla nascita». Inoltre, come dato in crescita, dobbiamo considerare le donne omosessuali che si sottopongono all’estero alla fecondazione assistita, ma partoriscono in Italia e dove quindi una compagna non può essere dichiarata.
Ci sono mamme single all'ascolto? Lo hanno dichiarato per scelta o per convenienza?