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Mamma. Da grande.

di mammenellarete - 11.02.2008 - Scrivici

Di Imago Lucis (redazione di mammenellarete) Ancora uno scossone. L'oblò mi mostra nuvole capricciose. L'hostess mi porta una salviettina umidificata, ma non credo che mi servirà. Torno a Roma. Torno sempre a Roma.

La Sicilia mi stava stretta a 18 anni.
Ritorno, spero di poter cedere alla sua corte spietata; non è abbastanza.
Mi sta stretta ancora oggi.
Sto volando. E mentre velocemente riaffiorano i suoni della mia routine, il computer, il telefono, le chat, il rumore dei tasti sotto alle centinaia di dita che mi circondano, provo a rifugiarmi nei suoni della mia adolescenza. E' il suono del trattore che si sente dal lontano.
E' il vociare delle donne di un villaggetto di campagna, sono le onde del mare...
Tutto questo stavolta è stato spazzato via dal silenzio relativo di una corsia d'ospedale. Mia mamma è stata sotto i ferri per un intervento. Tutto è andato bene. E mentre cerco di essere scostante nei confronti dei ricordi di quella mattina (la voce sguaiata della caposala che urlava come se fosse al mercato, i telefonini che squillavano, i medici che si lamentavano) mi dico "Mamma ormai sono grande. Ora sono io che devo esserci, non più solo il contrario."
Così mi allontano, torno al mio tran tran necessario (!?!). In sottofondo, i capelli biondi di mia madre, lo "spadellio" premuroso di mia sorella, i sorrisi di mia nipote e i silenzi-assensi di mio padre...Da grande, non più da bimbo capisco sempre di più quanto appoggio otteniamo dalle nostre mamme; spesso senza accorgerci.
Anche se con troppi "ora non posso parlare, sono in ufficio". Esserci...
Amara e dolce scoperta.

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