Un mese fa chiedevo consiglio su come mi sarei potuta vestire per una cerimonia con il pancione...Ora quel pancione non c'e' piu.
Ho scritto una lettera al mio piccolino
Piccolo amore mio...
non ci pensavo neanche che saresti potuto arrivare. Quando il 25 novembre ho fatto il test di gravidanza sono rimasta sconvolta, il tuo fratellino Kristian aveva appena 15 mesi e io ero da poco tornata al lavoro. Quella sera la tua sorellina Sophia aveva il saggio di danza. Lei ha 5 anni ed è' un'esplosione di allegria e amore puro. Quella sera ho portato il test di gravidanza con me, fuori dalla scuola di danza l'ho mostrato al tuo papa'.....lui era felicissimo e io piangevo, un misto di tante emozioni piccolo mio.
Già dal giorno dopo fantasticavo su di te, su come sarebbe stato avere un nuovo piccolino tra le mie braccia... su come saresti cresciuto e avresti giocato con il tuo fratellino e la tua sorellina......
Io non stavo tanto bene, tra nausee, vomiti e stanchezza, ma la cosa più importante era che tu fossi li, al sicuro, e crescessi bene. Il 21 febbraio abbiamo scoperto che eri un maschietto, ma io lo sapevo già. Il tuo cuoricino batteva forte e le tue manine si muovevano durante l'ecografia. Io nel frattempo avevo perso 6 chili. La tua mamma dopo il tuo fratellino aveva ancora un po' di peso in eccedenza e il medico diceva che non era un gran problema.
Il 10 marzo abbiamo fatto la visita morfologica, quella mattina io e papà siamo andati a ritirare la tua nuova carrozzina, bellissima e adattabile con due seggiolini, cosi avremmo potuto portare te e il tuo fratellino a passeggio insieme. Quando mi sono sistemata sul lettino ho detto a papà: " come and enjoy the movie!".
Eravamo felici, purtroppo quella felicità si è interrotta non appena il medico ha detto "non c'e' battito". Amore mio non so neanche io come mi sono sentita, tu eri lì, nella mia pancia, ma non c'eri più.
.. Quanto dolore, quanta frustrazione. Il parto indotto, il vederti li, ancora nella sacca, quella sacca che ti avrebbe dovuto proteggere e avvolgere durante la tua crescita. Io ero alla 20esima settimana e tu eri già andato via alla 17esima. Ti hanno portato via, ripulito, adagiato in un piccolo cestino e riportato da me. Eri così piccino, le manine e i piedini perfetti. Dopo qualche ora ci hanno fatto tornare a casa. Nel lasciare quel reparto, lo stesso dove era nato il tuo fratellino, mi sono sentita morire. A casa il tuo papà ha spiegato alla tua sorellina che eri andato via.... che la pancia della tua mamma aveva qualcosa che non andava e che la tua essenza, il tuo spirito, TU, avevi deciso che era meglio andare via, che avresti aspettato il momento giusto e le circostanze giuste per tornare da noi. Io non lo so amore mio se è cosi, se la vita, la natura, Dio, sanno già come devono andare le cose. Io so solo che se davvero puoi tornare da noi, ti prego torna! Non eri neanche nato ma già eri parte della famiglia.
Ti prego amore mio torna... le lacrime che sto versando sono tante quanto la gioia che ci daresti nel tornare da noi. So che per molti "non ce l'hai fatta" che "pazienza, doveva andare cosi" che "riprovate quando sarete pronti" o "ne arriverà un'altro". No piccolo mio, io non mi rassegno, non ce la faccio a pensare che ormai sei andato via, non voglio un sostituto. Non ti è stata data la possibilità di nascere vivo, piangere, sorridere. Voglio sperare che tu abbia un'altra chance. Ecco, se è vero che il miracolo della vita esiste, che ci sono cose al di là della nostra comprensione... forse è possibile che tu torni in un corpicino sano, in una gravidanza che ti dia finalmente la possibilità di essere.
Ti prego amore, torna.....
mamma Francesca