Sono Silvia, per le amiche Buffona. Sono un clown dottore, il lavoro più figo che c'è! E a un certo punto della mia carriera da donna sono stata anche sterile, sia personalmente che in coppia.
Questo invece non è stato affatto figo! Ero circondata da bambini, ne avrò visti miliardi. Mi sentivo una bomba di fertilità, ero certa che sarei rimasta incinta con uno scambio di sguardi invece a un certo punto, a ventotto anni, mi sono ritrovata con una diagnosi di sterilità di coppia e un pannello che sfiorava la poliabortività. Visite, infezioni, cure, infezioni, cure... Impossibile fare da soli.
Allora Iui prima, poi Fivet, poi dal laboratorio, mentre sono a gambe all'aria durante il pick up, mi dicono che si fa Icsi, chè è meglio. Per fortuna prima di iniziare i balli della PMA ho aperto un blog e, online, tra le donne blogger, tra di noi, mi sono salvata il cuore, il fisico e anche un po' il portafoglio. Grazie al supporto, alla condivisione e a una grande fetta di ironia, le relazioni del blog mi hanno dato vantaggio, ho fatto analisi sapendo come e dove farle, ho pianto e poi scherzato insieme a chi poteva capire. Ho visto il famoso zero dopo aver ritirato le beta. Ancora ne sento l'eco.
Ho fatto per un anno, ogni settimana, minimo due prelievi, per procedere e non perdere il treno, altrimenti si devono ripetere le analisi più corpose e quelle costano. Abbiamo anche pensato di venderci la macchina. Ho avuto un aborto dopo la seconda ICSI e anche allora ho lasciato aperto un angolino solo per loro, le amiche dei blog, perché ci si capiva. Poi ho provato il percorso dell'adozione che io e mio marito abbiamo scoperto essere il più affine ai nostri animi, ma prima di iniziare la fase clou, prima di entrare nella gravidanza più lunga che esista, siamo tornati a Firenze per riprenderci il nostro ultimo embrioncino congelato.
Ma un mesetto prima, d'estate, ho fatto tantissimi giri in bici, ho bevuto birra, sono tornata a mangiare tanti carboidrati. Ho allentato tensione e compressione, altrimenti proprio non sarei riuscita a smontare quel muro che avevo costruito...insomma ho sfogato. Cosa, oltre la rabbia e il dolore? Ancora devo capirlo. E poi le perdite, nove mesi a letto. Al sesto mese una forte emorragia, il dottore del pronto soccorso che mi consiglia di non affezionarmi troppo al mio "feto". La scelta di non chiedergli niente al mio bambino, neanche di restare.
Fino alla fine Santiago non ha ricevuto richieste, solamente fiducia e un piccolo rito che mi vedeva al mattino e alla sera intenta a fare un cerchio sulla pancia con la pietra crisocolla, un mezzo cerchio era l'augurio di stare “in salute” e l'altro di stare “in fantasia”. Di seguito molte delle mie password sarebbero state “in salute e in fantasia”. E poi, Fivetta.
Così, un po' come proseguimento del blog, un po' come a dar vita a una sensazione di felicità che si avvera, nasce il libro "Fivetta, la cicogna provetta". Perché per quell'embrioncino ho creduto agli asini che volano e ho creduto che potesse avverarsi l'impossibile e così è stato. E da allora sono convinta che ognuna di noi possa e debba ricordare ogni giorno quanto sia possibile che il proprio sogno si avveri.
Il libro illustrato che abbiamo creato io e la mia amica Simona Peres è un rito, un amuleto a colori. Una storia illustrata curativa, una storia di amore, di amicizia, di incantesimo. Ed è la storia che io leggerò a mio figlio nato dalla fecondazione assistita. Fivetta è la polvere di fata che, senza che tu te ne accorga, ti tira su e rimette in volo quel sogno che proprio di star giù nel fondo, non ne vuol sapere.
Ora è arrivato il momento di dare alla stampa il libro. Per riuscire a farlo, abbiamo deciso di farlo così come è nato, sulla rete, con una campagna di crowdfunding sul sito www.fivetta.it.
di Silvia Mangone

"Mamma, come sono nato?”
Ecco finalmente la favola illustrata che racconta come nasce un bambino con la fecondazione assistita FIVETTA, LA CICOGNA PROVETTA
Un libro di Silvia Mangone e Simona Peres
Sul sito https://fivetta.it è partito il crowdfunding per stamparlo. C’è tempo fino al 31 dicembre per partecipare! Un modo semplice, leggero e divertente per raccontare ai propri figli cosa vuol dire nascere in provetta. «Fivetta è una storia illustrata curativa, una storia di amore, di amicizia, di incantesimo. Ed è la storia che io leggerò a mio figlio nato dalla fecondazione assistita.»