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La pillola del giorno dopo: tutto ciò che c’è da sapere

di mammenellarete - 26.02.2009 - Scrivici

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La pillola del giorno dopo è un farmaco contraccettivo, in effetti, viene paragonata alla pillola anticoncezionale per la presenza degli stessi ormoni: estrogeni e progesterone, la differenza tra le due consiste nel livello di dosaggio ormonale, nella pillola del giorno dopo sono molto più elevati. Oltre a contenere estrogeni e progesterone, presenta anche un altro ormone, levonorgestrel presente nella misura di 20-30 volte maggiore rispetto alla pillola anticoncezionale comune. La pillola del giorno dopo è un metodo contraccettivo di emergenza che, se preso entro le 72 ore successive al rapporto sessuale ritenuto a rischio per una fecondazione, può evitare una gravidanza non programmata.

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In Italia, la pillola del giorno dopo può essere venduta solo dopo prescrizione medica di un ginecologo o del medico di famiglia proprio perché comporta un’aggressiva introduzione di ormoni all’interno dell’organismo e comporta una fatica elevata, per il fegato, per essere smaltita.

 

Come agisce

 

Questo metodo contraccettivo d’urgenza, agisce impedendo o ritardando l’ovulazione, bloccando il passaggio dell’ovaio all’utero e, quindi, attraverso le tube; inoltre, impedisce che l’ovulo si impianti nell’utero.
La descrizione di passaggi dimostra che la pillola de giorno dopo non è da considerarsi un metodo abortivo, ma bensì di precauzione, contraccettivo anche se non viene utilizzata, come i normali contraccettivi, prima del rapporto sessuale.

 

Questo è anche stato dichiarato dal reparto di Salute Riproduttiva dell’OMS (organizzazione mondiale della Sanità): “la contraccezione di emergenza con levonorgestrel ha dimostrato di prevenire l’ovulazione e di non avere alcun rilevabile effetto sull’endometrio (la mucosa uterina) o sui livelli di progesterone, quando somministrata dopo l’ovulazione. La pillola è inefficace dopo l'annidamento e non provoca l'aborto”.

 

Esiste una pillola appositamente abortiva, RU486 che, se presa entro la settima settimana di gravidanza, fa calare vertiginosamente i livelli di progesterone, bloccandoli e impedendo che la gravidanza vada avanti, grazie alla presenza di mifepristone. La prostaglandina, invece, sempre contenuta nella RU486, induce le contrazioni dell’utero in modo che l’embrione venga espulso.

 

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Quali effetti comporta la pillola del giorno dopo?

 

Una volta assunta, può comportare nausea, vomito, lievi perdite di sangue dall’utero, mal di testa e dolori addominali. Tutti sintomi che tenderanno a sparire con il passare delle ore. Può capitare che le mestruazioni si presentino in anticipo o in ritardo, in caso di ritardo è bene effettuare un test di gravidanza: al momento dell’assunzione della pillola l’ovulo forse era già stato fecondato.

 

Inoltre, va ricordato che la sua funzione di anticoncezionale della pillola del giorno dopo dura sino entro le 72 ore successive al rapporto.

 

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