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La lunga strada per avere Francesco

di mammenellarete - 26.11.2020 - Scrivici

neonato
Fonte: shutterstock
A dicembre 2018 rimasi incinta. Avevo smesso di prendere integratori di inositolo, di prendere la temperatura basale, di fare test di ovulazione. Avevo anche subito un intervento in laparoscopia.

Volevo raccontare la mia storia per dare speranza a chi l'ha persa! Mi sono sposata con mio marito a giugno 2016, ci siamo presi un anno da sposini viaggiando e passando ogni piacere, nell'aprile 2017 abbiamo iniziato a provare ad avere un bambino, a giugno rimasi incinta, ma fu un biochimica perché il ciclo arrivò dopo una settimana, fu un duro colpo per me e piansi tanto, perché pensavo fosse tutto più semplice.

Passavano i mesi e intanto tutti intorno a me mi iniziavano a fare pressione e vivendo in un paesino molto piccolo, molti mi iniziavano a guardare come quella che non poteva avere figli. Lì iniziò il mio calvario, fatto di test di ovulazione, temperatura basale e rapporti mirati quasi meccanici! Più amiche, cognate, conoscenti rimanevano incinte, più io mi deprimevo, ogni volta che sentivo che qualche ragazza appena sposata subito rimaneva incinta, mi deprimevo sempre di più.

Rimango di nuovo incinta

Fine dicembre rimango di nuovo incinta, ma iniziai ad avere delle perdite marroni quasi come un ciclo, feci la beta ed era bassissima, ne feci un'altra dopo un paio di giorni cresceva molto lentamente.

"Va beh, un'altra biochimica" pensai.

Dopo 10 giorni, provai a fare un altro test di gravidanza per curiosità, ma ancora mi segnava le due linee. Lì mi venne il dubbio, perché avevo sentito parlare di gravidanza extrauterina.

Andai al pronto soccorso, non videro nulla. Solo una tuba un po ingrossata... Era lì la mia seconda delusione. Passai la settimana di Natale in ospedale con la speranza che non scoppiasse la tuba interessata, con mio marito sempre al mio fianco, dormiva con me in ospedale (di nascosto ovviamente). Sentivo la notte le doglie di mamme che stavano per partorire e pianti di bimbi appena nati e io dentro di me mi sentivo morire.

... 

A maggio 2018 (seguita dal mio ginecologo) provai un mese di stimolazione ormonale (avevo anche le ovaie micropolicistiche, aime').

Niente da fare il ciclo arrivava lo stesso, decisi a giugno di fare l'esame alle tube (l'hifosy). Quando il ginecologo iniettò il liquido che doveva passare dalle tube io non sentivo nulla. Alla domanda: "signora ma non sente niente?" guardò la sua assistente e disse "qui ci sono le tube chiuse non può fare figli in modo naturale".

La mia testa si estraniò dal corpo. Ma stavo rivestendo, ma la mia testa era nel panico, non capivo se era un incubo o se stava succedendo a me. Guardavo mio marito, mi sentivo morire.

Il dottore mi disse che tramite laparoscopia poteva fare un tentativo a riaprirle altrimenti l'unica strada sarebbe stata la fecondazione assistita.

Tante, tante lacrime

Tornata a casa piansi, piansi tanto. Sono stata una settimana a letto a piangere, mio marito accanto a me...

Arrivò il giorno dell'intervento, mi fecero l'anestesia totale, mi addormentai subito. Appena aprii gli occhi ero ancora in sala operatoria, senti una voce che disse: "Ci siamo riusciti abbiamo osturato le tube". Iniziai a piangere dalla gioia, ancora incosciente, gridavo "grazie grazie grazie".

Il giorno dopo, per le dimissioni, il dottore mi disse: "Signora ci vediamo tra 10 mesi per partorire stavolta"....

Dopo due mesi quando smisi di prendere integratori di inositolo, di prendere la temperatura basale, di fare test di ovulazione, a dicembre 2018 rimasi incinta...

Il mio amore si chiama Francesco, è nato a settembre 2019 ed è il miracolo della mia vita.

"Il fiore che sboccia nelle avversità è il più raro e il più bello di tutti".

Una mamma

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