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Io, incinta grazie alla ICSI

di mammenellarete - 10.12.2013 - Scrivici

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Salve a tutti, seguo la vostra pagina da anni e l'adoro!! Volevo da un po' raccontarvi la mia storia... per sollevare chi come me è passata in questa brutta situazione e non perdere mai le speranze... Tutto ebbe inizio nel 2007 quando io avevo 23 anni e mio marito 26 e dopo 4 anni di matrimonio felice decidemmo di allargare la famiglia, di vedere bambini correre per casa, vedere i loro sorrisi.... ma dopo mesi di tentativi non succedeva nulla. Sentivo dentro di me che qualcosa non andava... così giovani e dopo un anno e più nulla cambiava... Così, spinta dal coraggio sono andata a farmi controllare perché potevo essere io il problema... ma così non fu. Solo poi scoprimmo che era mio marito ad avere problemi! Un doccia fredda! Un boccone amaro da ingoiare da ragazzini che eravamo...

Ricordo le lacrime nell'accettare l'idea che l'unica soluzione perché il nostro sogno si avverasse, fosse fare la fecondazione ICSI... un'altra doccia fredda! Nell'ascoltare la dottoressa non riuscivo a realizzare che per avere un bambino tutto mio dovevo sottomettermi ad un intervento ad anestesia totale. Io che non sono mai entrata in un ospedale! Io che grazie a Dio di raro mi amalo.

 

Vedevo soffrire mio marito e facevo la forte: "Vedrai, andrà bene! Anche se abbiamo dal 10 al 15% di riuscita, ho una carta vincente, l'età (25 anni). Hai sentito la dottoressa?? Dai, proviamo e se non andrà bene proveremo finché il mio fisico me lo permette e finché l'età c'è!".

 

Avevo tanti anni per provare, mi sentivo motivata, mi chiedevo che avessi fatto di male per meritarmi una cosa simile...

 

Così ho iniziato tutte le visite...

 

Poi, la preparazione e da febbraio 2009 siamo arrivati a novembre 2009 dove finalmente ero pronta per l'intervento...

 

Ricordo bene quel giorno, mio padre che non voleva, aveva paura... Mi diceva: "Non ti hanno mai toccata per malattia e ora vuoi fare un intervento. Anche se non avrai figli, hai noi..."

 

L'ho accarezzato e gli ho detto: "Andrà bene... che vuoi che sia mezz'oretta sotto anestesia! Non succede nulla e poi non potrei vivere col rimorso di non averci provato! Papà, sai che sono tosta!"

 

Così sono salita in macchina con mia mamma, perché lei non doveva mancare al mio fianco! Mio marito era nervoso, si sentiva in colpa che la causa fosse lui, ma dovevo io sottomettermi a tante cose. L'ho tranquillizzato e sono entrata nella stanza dell'intervento. Sono onesta, messo l'ago cannula, ho pianto. Ho tolto tutta quell'ansia che mi portavo dentro, ma che a nessuno volevo far vedere. Ricordo che mi hanno addormentata subito...

 

Fatto tutto, dopo qualche ora ero a casa... il giorno dopo ho telefonato per sapere se gli embrioni si erano formati e la dottoressa molto soddisfatta mi disse: "Se ne sono formati tre!"

 

Che felicità! Si erano formati per noi! Erano i nostri piccoli anche se erano dentro una scatolina di plastica.

..

 

Così il giorno dopo me li hanno posizionati. Bene, sapevo che tutti e tre non li avrei tenuti perché due erano così così e uno era buono.

 

Passarono i giorni e il 12esimo giorno dovevo effettuare il test per la beta per vedere se ero in dolce attesa... ma mio marito il giorno prima rientrò col test di gravidanza e mi disse: "Dai, vediamo, su!"

 

E io gli ho risposto: "Ma secondo te sono in dolce attesa? Ma hai visto quante donne c'erano con me che hanno fatto 6 volte la fecondazione e io sarei così fortunata che resto incinta facendola una solo volta??"

 

Io ero molto negativa... devo essere onesta, forse perché avevo i dolori mestruali e quindi per me non potevo mai esserlo.

 

Comunque ho fatto il test per accontentarlo... sono uscita dal bagno e gli ho detto: "Lo vedi? Non lo sono! C'è solo una striscetta... gettalo via, va!!"

 

E poi ho visto il suo viso farsi serio, con gli occhi fissi gli ho detto: "Ooooo!! Tutto bene? Che c'è?? Pazienza, è andata così" Lo sapevamo che non c'erano grandi percentuali di riuscita". E ho continuato a fare i piatti.

 

Poi lui mi parlò e mi disse: "Per me ti sbagli, si intravede una seconda striscia. Chiara, ma c'è".

 

E io dissi: "Ma sei sicuro???"

 

Sono corsa verso di lui ed era verissimo! La seconda striscia c'era. Chiara ma c'era!!!

 

Quanto abbiamo pianto... Dio ci aveva premiato! Era un miracolo, così, al primo colpo...

 

Dopo qualche giorno, dai valori della beta avevo saputo che solo un embrione si era attaccato, gli altri erano statti troppo deboli. Ero dispiaciuta tanto, ma troppo felice di averne tenuto uno...

 

Così passarono i mesi. Non facili, perché ero fisso a rischio aborto e poi alla 32 settimana sono stata ricoverata perché mi si era accorciato il collo dell'utero del 75% e avevo contrazioni forti.

..

 

Pregavo tanto di non partorire, volevo almeno rientrare con la mia piccola a casa, invece così non lo sarebbe stato... ma per fortuna sono migliorata e quasi alla 35 settimana mi hanno mandata a casa... ma per poco tempo, perché alla fine sono stata male per pressione alta e così sono stata ricoverata di mercoledì notte. Se fosse stato necessario, mi avrebbero fatto il taglio cesareo, altrimenti il lunedì successivo mi avrebbero indotto il parto e sarei stata giusta di 37 settimane... ma con sorpresa, dopo un paio di ore sono entrata in travaglio! Non potevo crederci!! Ma andavo molto lenta...

 

Il giovedì, tutto il giorno con le contrazioni, ma non dilatavo.

 

Pensavo senza sosta: "Sarà sana?? Sarà formata bene?"

 

Ero molto spaventata perché avevo fatto la fecondazione. Avevo un'ansia... volevo solo vedere com'era...

 

Passò pure giovedì...

 

Venerdì finalmente a mezzogiorno è nata la mia piccola di 36 settimane e ben 3250 kg, lunga 50. Bellissima! Una bambolina così perfetta! Tutti i dottori a guardarla e a farmi i complimenti per tutto quello che avevo dovuto fare per averla!

 

Piangevo come un fiume... mio marito che mi diceva: "Calmati! E' tutto finito... "

 

Ricordo le parole dell'infermiera che diceva: "Lasci sfogare sua moglie. Ha portato tutta quest'ansia per mesi..."

 

Ed era proprio vero, era così. Finalmente il mio sogno si era avverato e tutto quello che avevo passato nel fingere di essere forte per non far preoccupare nessuno, tutte quelle docce fredde ricevute e quelle percentuali così basse, con la nascita della mia bambina restavano solo un brutto ricordo...

 

Ora la mia bimba ha 3 anni. E' il mio primo pensiero della mattina e l'ultimo la notte. Ringrazio Dio di avermi dato il dono di essere madre, di avermi dato la forza di andare avanti e di provare...

 

Spero con la mia storia di tirare su tutte le donne che come me devono passare dei momenti duri.

Non mollate mai!

 

di Maria Pia

 

(storia arrivata sulla nostra email redazione@nostrofiglio.it)

 

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