Il nostro fiore più bello, Rosa Sofia
Nel 2009 incontro l'amore, quello vero.
Io e Valerio, oggi mio marito, con un colpo di fulmine ci mettiamo insieme il 12 dicembre a Bruges, piccolo paese belga. Da lì iniziamo a viaggiare, a scoprire le bellezze del nostro Paese, viviamo di amore reciproco e felicità.
Ma come tutte le belle favole, anche nella nostra arriva l'orco cattivo, perché a Settembre 2010 una malattia reumatica, l'artrite psoriasica, mi colpisce, all'improvviso, senza preavviso e fa sì che la nostra vita cambi.
Rimango per 6 mesi paralizzata agli arti inferiori. Smettiamo di viaggiare e i medici decidono d'iniziare delle cure che suonano per una giovane coppia, (io avevo 35 anni, mio marito 32 anni) come una condanna, perché ci dicono che con queste cure non possiamo avere bambini.
A questa cura si aggiungono i farmaci biologici, perché si aggiungono altre patologie causate dalla mia malattia autoimmune.
L'8 giugno 2017 coroniamo il nostro Amore e diventiamo marito e moglie ed io comincio ad avere il desiderio di avere un bambino.
Al Nord cominciamo una serie di consulti, dove ci viene detto che se avessimo deciso di sospendere la prima terapia sarebbe dovuto passare 1 anno prima di provare ad avere un bambino.
Ma l'orologio biologico scandiva il tempo, nel mentre erano già passati 8 anni ed in accordo con il reumatologo decido di sospendere la cura e provare ad avere questa gravidanza. Ma non arrivava. Tutti ci dicevano che eravamo pazzi a provarci, che le cure ormonali sarebbero state deleterie per me. Se fosse arrivata naturalmente bene, altrimenti avremmo dovuto rinunciare.
Gli incontri speciali
Nel 2018 mio marito viene trasferito in provincia di Napoli e qui comincia la nostra nuova vita. Nuova casa, nuovi amici.
In una di queste nuove amicizie, trovo una confidente, un'amica a cui esprimo tutta la mia sofferenza nel fatto che non potessimo avere bambini.
Continuiamo a provarci, test negativi su test negativi, ogni ritardo mi dava una speranza che moriva subito dopo. Ogni fallimento era un lutto. Pianti su pianti, troppe lacrime versate.
Questa mia amica aveva sentito parlare di un giovane ginecologo, molto preparato in materia e mi dice di provare ad andare da lui e sentire anche il suo parere. Ma nel 2020 il mondo si ferma a causa del Covid. Nuovo stop. A quel punto dopo l'ennesimo fallimento, dico a mio marito: "basta, chiudo la porta del cuore".
Ma la mia amica più tenace di me, passata l'emergenza Covid, mi dice: "Devi farmi un regalo. Vai a sentire quel ginecologo e se poi lui dirà che non si può fare niente, basta, volterai pagina. Tu e Valerio sarete felici lo stesso perché vi amate".
Il nostro Dott. Miracolo ci riceve il 22 dicembre 2021. Quel giorno mi scoppiava il cuore, ero agitata. Appena entrati nello studio , ci troviamo davanti ad un ginecologo giovane, preparato oltre le sue competenze, professionale ma soprattutto che decide di abbracciare la nostra storia e farla sua, dandoci finalmente una speranza. La porta del cuore si apre nuovamente a 47 anni.
Iniziamo una serie di accertamenti che sino a quel momento nessuno ci aveva mai fatto fare. Avevo l'ok di reumatologo, cardiologo, pneumologo e diabetologo, non c'era niente che potesse impedirci di provare. Fu così che iniziarono anche le tanto temute cure ormonali che non mi diedero nessun problema. Il 25 giugno 2022 il mio semino è stato piantato, il 6 Luglio le beta altissime ed il 3 Marzo 2023 il nostro fiore è germogliato e porta il nome di Rosa Sofia.
La nostra favola si è colorata di rosa e migliore finale non poteva avere." Se puoi sognarlo puoi farlo"...ma il nostro sogno si è realizzato grazie a dei professionisti, dei medici che ci hanno sempre sostenuto anche nei momenti più difficili.
Ognuno di loro ha un nome, un volto, un cuore. Gli saremo infinitamente grati.
Ma il nostro grazie più grande è per la nostra amica. Senza il suo consiglio, oggi il nostro fiore non sarebbe con noi.
Questa è la mia storia, la storia di una mamma che a 48 anni è innamorata e felice di suo marito e della sua piccola.
Laura