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Gravidanza con trombofilia genetica, la mia storia

di mammenellarete - 03.03.2014 - Scrivici

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Ho sempre desiderato una famiglia. Il mio desiderio più grande. Grazie a Dio ho incontrato mio marito a 23 anni, a 25 siamo andati a convivere, a 28 ci siamo sposati. La mia vita era un sogno, e finalmente ero pronta, adesso volevo essere madre. Rimasi incinta subito, alla scadenza del primo ciclo ebbi la mancanza. Era gennaio del 2012. Passarono i primi tre mesi senza troppi disturbi, e senza nessun problema. Ero raggiante, dicevo a tutti di essere in attesa, e mi ripetevo "tanto sto bene, cosa vuoi che mi succeda? La gravidanza è fisiologica!".

E invece purtroppo alla visita di controllo della sedicesima settimana non c'era più il battito. Non trovo nemmeno le parole adatte per spiegare quello che ho provato. La mia creaturina era morta, morta dentro di me. Il medico mi disse subito che l'indomani sarei stata ricoverata, mi avrebbero fatto l'amniocentesi e dopo avrebbero cercato di indurmi il parto.

Sono stata in ospedale 4 giorni senza che succedesse nulla. Al quinto giorno mi hanno operata ripulendo meccanicamente la cavità uterina. E confesso che alla fine sono stata più contenta così, partorire mi sembrava una violenza psicologica troppo forte. Ricordo tutto, ogni istante. Piangevo quando mi hanno addormentata e piangevo quando mi sono risvegliata. E ho pianto ancora, e ancora. A poco a poco ho smesso, ma mai del tutto.

A quel punto dovevamo sapere cosa fosse successo. Ritirai i risultati dell'amniocentesi. Non c'era niente che non andava, leggendo i risultati vidi che era una femminuccia. E fu un altro duro colpo. Feci tante analisi e alla fine il genetista mi diagnosticò la trombofilia genetica. E' una malattia che si trasmette geneticamente appunto che porta il sangue a coagulare più velocemente. Probabilmente un coagulo di sangue ha bloccato il flusso nel cordone.

Ma questa non è una storia di dolore e sofferenza, è una storia di gioia e speranza.

Il dottore mi disse subito di stare tranquilla. Avrei dovuto fare una cura di un paio di mesi con anticoagulanti e poi avrei potuto cercare una gravidanza, e così fu. A gennaio del 2013 ero di nuovo incinta! E stavolta andò benissimo.

Sono stata monitorata per tutta la gravidanza ovviamente, cambiando la cura secondo le necessità, e a settembre 2013 è nata la mia bambina. La seconda, quella che non avrei mai avuto se fosse nata l'altra, quella che è la mia ragione di vita.

Che gioia infinita!

di mamma C.C.

(storia arrivata per email a redazione@nostrofiglio.it)

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