Sono una ragazza giovane. Alla fine dello scorso anno scoprii di essere in dolce attesa. Inizialmente ebbi uno shock, non sapevo bene cosa fare. Avevo sempre sognato una carriera lavorativa importante e, essendo ancora all'università, io e il mio compagno decidemmo di tenerlo, convivevamo già da due anni quindi una nostra piccola casa già l'avevamo e le nostre solide basi anche.
Cosi iniziò questa esperienza, la più bella della mia vita, nonostante i problemi che ebbi fin da subito. Mi fu diagnosticato un polipo, che mi causò purtroppo tante perdite di sangue.
A causa di questo polipo, corsi in ospedale più di una volta, pensando che si trattasse di minaccia di aborto fino al quinto mese. Era aprile e decidemmo di fare una vacanza di circa due settimane, visto che la dpp era fissata per agosto e non avrei potuto affrontare viaggi importanti nei mesi di giugno e luglio.
Ero al quinto mese, e, dopo i primi due giorni al sole, si ruppero le acque. Pensavo fosse il solito polipo che mi stava dando problemi, quindi con calma ci recammo in ospedale. Era la mia prima gravidanza, quindi non sapevo quasi nulla.
Una volta arrivati al pronto soccorso, scoprimmo che avevo rotto le membrane nella parte superiore e che quindi dovevo essere ricoverata subito. Dopo tutto questo calvario durato due giorni, persi la bambina. Fu molto doloroso. Fu un vero e proprio trauma, anche perché non ero a casa mia, ma in vacanza.
Per questo motivo racconto la mia storia. Rivolgo un suggerimento alle future mamme: rivolgetevi sempre alle strutture adeguate.
Io sono andata nel primo ospedale che ho trovato, dove ci sono stati medici incompetenti che non hanno fatto nulla e, dico nulla, per salvare mia figlia. Ora io e il mio compagno abbiamo fatto tutte le dovute analisi e stiamo cercando nuovamente la cicogna.
Un abbraccio a tutte
(storia arrivata all'email di Nostrofiglio.it, editata dalla redazione)
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Aggiornato il 12.01.2018