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Aborto interno e mola vescicolare: oggi sono mamma di due splendide bimbe

di mammenellarete - 30.03.2016 - Scrivici

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Fonte: Alamy.com
Quando rimasi incinta per la seconda volta, persi il bimbo che avevo in grembo. Purtroppo il "fato" non si accontentò di farmi perdere mio figlio, ma pensò bene di lasciarmi una mola vescicolare. In parole povere, un tumore alla placenta causata dall'ormone BetaHcg. Mi feci visitare in un ospedale specializzato. Ebbi in seguito un altro aborto, finché, alla fine quando quasi non ci speravo più, rimasi incinta della mia seconda bimba che oggi ha 12 mesi.

Buongiorno, vorrei raccontare la mia storia delle mie gravidanze, ma soprattutto vorrei parlare del problema che mi ha accompagnata per alcuni mesi dopo la prima gravidanza.

Dunque, rimasi incinta a dicembre 2010 a 20 anni. Felicissima della notizia e della mia gravidanza, a settembre 2011 venne alla luce la mia primogenita. Un travaglio lunghissimo, durato 15 ore.

Ero stremata e stanca. La bimba nacque con ventosa perché io non ero più in grado di partorire da sola. Tutta questa fatica e il mio sforzo furono "ripagati" appena vidi la mia cucciola che godeva di ottima salute. Un anno e mezzo dopo rimasi di nuovo incinta, ma purtroppo questa volta non andò bene.

Sentivo dentro me che qualcosa non andava. Trovai conferma nelle mie sensazioni negative quando alla dodicesima settimana di gestazione iniziai ad avere delle perdite. Mi recai in ospedale e mi confermarono ciò che purtroppo avevo sospettato: aborto interno.

Ecco, da questo momento iniziò il mio calvario. Eh sì, perché la "sfortuna" non si accontentò di farmi perdere mio figlio ma pensò bene di lasciarmi una mola vescicolare. In parole povere, un tumore alla placenta causata dall'ormone BetaHcg. Un calvario durato 8 mesi.

Mi feci visitare in un ospedale che era lontano da casa mia ben due ore di macchina, ma dove i dottori erano molto più competenti dell'ospedaletto in cui mi avevano diagnosticato il tutto.

Consapevole che la cosa non si sarebbe risolta in breve tempo cercai di trovare conforto nei miei familiari, in mio marito soprattutto, ma l'unica che poteva in quel momento aiutarmi era mia figlia.

Con la sua semplicità non mi faceva pensare a ciò che avevo. Fortunatamente instaurai un bellissimo rapporto con la mia ginecologa, la quale mi supportò e aiutò moltissimo. Settimanalmente dovevo monitorare le Beta, finché non si azzeravano.

Calavano sempre di più e ovviamente io mi demoralizzavo di volta in volta. Ma come dicevo prima la mia ginecologa mi incoraggiava molto e riuscii per fortuna a sconfiggere il tutto senza assumere medicinali forti.

A marzo 2014 rimasi di nuovo incinta, ma dopo pochi giorni purtroppo persi anche questo bimbo. Ritentai, ma per due mesi non ebbi nulla. Alla fine quando quasi non ci speravo più, rimasi incinta della mia seconda bimba che oggi ha 12 mesi.

Il parto fu molto più intenso rispetto al primo, ma molto più breve. Ricordo tutto di quel giorno e a pensarci ancora oggi mi commuovo come una pazza.

Ho raccontato la mia storia soprattutto per quelle donne che in questo momento stanno lottando con le loro forze per avere un bimbo. Non mollate mai! Se vi arrendete, è la fine. Io ce l'ho fatta e ce la farete anche voi!

di Elena

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