Non l'avevamo cercato, ma il giorno in cui abbiamo scoperto di aspettare un bambino eravamo al settimo cielo.
La prima ecografia a 7 settimane, quel piccolo cuoricino che batteva... È stata un'emozione unica. Capire, quel giorno, che un esserino stava crescendo dentro di me.
Un mese dopo avevamo il controllo della traslucenza. Ero felice quella mattina, e poco prima che fosse il mio turno fantasticavamo insieme sul nostro bambino. "Come sarà? A chi assomiglierà? Sarà un maschietto o una femminuccia?" Speravamo di vedere già il sesso... Io me lo sentivo, credevo già con tutta me stessa che era una femmina...
Purtroppo, pochi istanti dopo quei momenti così leggeri e spensierati, sul monitor il medico non trovava il battito.
Il mio piccolo aveva smesso di crescere già da qualche settimana.
Era rimasto a poco più di 8 settimane ed ero già nella dodicesima. Diagnosi: aborto interno.
In quell'istante il mondo si è fermato e mi è crollato addosso.
È stato bruttissimo, un momento che mi ha segnato e non dimenticherò mai. La mattina dopo il raschiamento, e solo la voglia di andare a casa e dimenticarmi di quello che mi era capitato.
I mesi successivi sono stati difficili.
Ma insieme al mio compagno e alla mia famiglia che mi ha sostenuto con dolcezza sono andata avanti.
Pensavo che non avrei mai superato quel periodo. Avevo paura di non poter portare a termine una gravidanza.
E invece, piano piano, sono stata meglio. E ad aprile del 2014 ho scoperto di essere di nuovo incinta. La mia gioia è nata a dicembre, ed è stata la cosa più bella che potesse capitarmi.
Spero davvero che la mia storia possa dare forza a tutte le donne che si trovano in situazioni simili.
(La mamma che ha scritto questa storia ha scelto di rimanere anonima)
Messaggio arrivato per email a redazione@nostrofiglio.it
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