La mia storia inizia nel 2014, precisamente a ottobre. Scopro di essere incinta del primo figlio all'età di 42 anni. Ormai non ci credevo più. Pensavo che non sarei mai diventata mamma, e invece quell'emozione nel vedere il test positivo mi ha sconvolta.
La nostra era una relazione molto giovane di appena due mesi, ma avevamo tutte le carte in tavola per diventare genitori.
L'inizio della gravidanza
Così... i primi controlli... il battito del bambino... i sogni e poi tutto svanito in un secondo al terzo mese di gravidanza, quando, da delle semplici perdite, il ginecologo mi annuncia che non c'è più il battito.
Potete immaginare come sono stati i mesi successivi. Mille perché, ai quali nessuno mi dava risposta anzi tutti si bastavano sulla mia età.
Poco dopo rimango nuovamente incinta. La paura era tanta, ma la felicità la superava. E così, a maggio 2015, di nuovo aborto.
Ormai mi stavo quasi convincendo sul discorso dell'età, ma in un gruppo Facebook su cui sono attiva oggi, scopro che la maggior parte delle donne soffre di trombofilia.
La trombofilia
Così chiedo al mio ginecologo di prescrivermi tutte le analisi per effettuare le dovute indagini e così scopro di avere mutazioni eterozigote. Cerco in tutti i modi di rimanere incinta.
Avevo trovato la causa dei miei aborti e al test positivo avrei avuto la giusta terapia dall'ematologo.
Così, dopo un anno e mezzo, rimango incinta alla soglia dei 45 anni e con l'eparina sono riuscita a stringere, dopo lunghi e intensi nove mesi, il mio bimbo arcobaleno che oggi ha 4 anni.
Di mamma Paola
(Vuoi scriverci la tua storia? Mandala a redazione@nostrofiglio.it)