Una terza gravidanza dopo 12 anni
La mia esperienza come neo mamma ha preso il via nel 2010 con l'arrivo della nostra primogenita. I primi tre mesi li abbiamo trascorsi alternandoci nel sonno, io e mio marito, poiché la piccola non voleva saperne di dormire, né di giorno né di notte.
Poco tempo dopo la sua nascita, mi ritrovo di nuovo incinta, ma questa volta la gravidanza è complicata a causa del diabete. Il bambino cresce molto lentamente, fino a subire un arresto totale della crescita a 30 settimane. Di fronte a questa situazione, la decisione è quella di optare per un cesareo.
Il piccolo nasce prematuro, a 7 mesi e con un peso di 1200 grammi, ma nonostante la prematurità, tutto sembra essere a posto. Dopo due mesi di terapia intensiva, finalmente possiamo portarlo a casa.
Il mio desiderio di avere due gemelli era sempre stato forte, e nonostante le perplessità di mio marito, dovute all'esperienza del secondo figlio, decidiamo di provarci nuovamente.
Tuttavia, non riusciamo più a concepire per 12 lunghi anni.
La mia bambina nasce con lo stomaco a destra
Quando eravamo ormai quasi rassegnati, riceviamo la bellissima notizia di una nuova gravidanza. Anche se non erano gemelli, eravamo comunque felici. La felicità, purtroppo, è destinata a durare poco, poiché durante le prime ecografie emergono delle problematiche nel feto. Gli specialisti dell'ospedale della nostra città suggeriscono un trasferimento all'ospedale di un'altra città, specializzato in patologie prenatali.
La diagnosi conferma le difficoltà: la bambina ha lo stomaco a destra, una coartazione aortica e un'ipoplasia dell'arco aortico che richiederà probabilmente un intervento chirurgico.
A 37 settimane di gravidanza, si decide di eseguire un cesareo per evitare rischi futuri. Dopo la nascita, la neonata viene trasferita all'ospedale specializzato in cardiologia. Mio marito correva ogni giorno tra gli ospedali, gli altri 2 figli che erano a casa con la nonna.
Dopo tre giorni, mi dimettono e finalmente posso raggiungere la bimba. Tuttavia, potevamo vederla solo per un'ora al giorno, poiché era in terapia intensiva.
La piccola rimane in terapia intensiva per tre settimane, dopodiché viene sottoposta a un intervento chirurgico durato quasi sei ore. Viene messa in circolazione esterna collegata all'ECMO, il cuore viene fermato e viene ricostruito l'arco aortico, che era due terzi più piccolo della norma. L'intervento riesce perfettamente, e dopo altre due settimane di ricovero, finalmente siamo in grado di riunire tutta la famiglia.
Questa storia ci è stata raccontata da mamma Pamela