Il 12 giugno 2014 il mio primo figlio compì 4 mesi e io in quel giorno scoprii dal ginecologo di essere incinta per la seconda volta.
La camera gestazionale era di una forma strana che non lasciava grandi speranze. Il dottore me lo disse. Tornai il 25 dello stesso mese e per fortuna scoprii che c'era il battito!
Il 24 luglio ebbi la prima minaccia di aborto con una perdita abbondante, mentre ero in pizzeria. Le perdite continuarono fino a settembre e il ginecologo mi disse di stare tranquilla e che potevo condurre una vita normale.
Il 7 settembre mi ricoverarono per distacco delle membrane. Restai un mese in ospedale e dopo tornai a casa. Le perdite non smettevano e il 17 ottobre tornai in un altro ospedale, nel quale rimasi per tre settimane con un'ansia incedibile. Mi chiedevo se sarei riuscita a arrivare a termine o a una data accettabile.
Nel frattempo il mio primo bimbo era sempre con mia suocera e purtroppo non vissi, a causa dei miei problemi di salute, tanti momenti importanti del suo primo anno di vita. Tornai a casa e dovetti restare a letto fino almeno a gennaio, mese in cui avrei raggiunto la 35esima settimana.
Fu una lunga corsa contro il tempo, con la speranza di vedere nascere sana mia figlia. Ebbene, alla fine di gennaio, giunta a 38 settimane, diedi alla luce la mia piccolina.
Purtroppo nelle ultime due settimane la bimba non cresceva più nella pancia. Alla fine, per fortuna, Invece venne al mondo con parto naturale. Pesava 2720 grammi.
Io e la mia piccola ce l'avevamo fatta.
Consiglio a chi vede perdite di non sottovalutarle e non perdere neanche la speranza. Se seguite i consigli dei vostri medici ce la si può fare!
di Greta
(messaggio arrivato all'indirizzo email redazione@nostrofiglio.it)
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Aggiornato il 27.06.2017