Il termine è il 15 gennaio, ma il giorno dell'Epifania comincio a sentirmi strana, gonfia e con qualche dolorino, nulla di che. La sera divento gonfia come un palloncino e ho le gambe viola per il gonfiore, così, con mio marito decidiamo di andare al pronto soccorso.
Mi mandano subito nel reparto maternità e mi fanno il tracciato e le analisi del sangue, pensando ad una gestosi, ma per fortuna non ho nulla, ho solo la pressione alta. Decidono di mandarmi a casa all'una di notte, dandomi appuntamento la mattina dopo alle 8.
Cosi il 7 gennaio vado tranquilla in ospedale, convinta di fare altre analisi del sangue: invece mi fanno il tracciato e prendono la pressione. La bambina si muove poco e la pressione è alle stelle, così la dottoressa gentilmente mi dice che mi avrebbero indotto il parto proprio per via della pressione.
Io tranquilla chiamo mio marito per avvertirlo del ricovero e gli chiedo di prendere la valigia e di venire in ospedale.
Mi fanno subito gel e ossitocina insieme. I dolori iniziano e sono fortissimi. La sera alle 11 mi si rompono le acque e penso: "via, ci siamo"! Suono e avverto l'infermiera, che invece mi dice che mi avrebbero visitato la mattina dopo e mi chiede di dormire.
DORMIRE? Ma scherziamo, io mi sento malissimo.
La mattina dopo altro gel alle 6. Niente dilatazione. All'una mi fanno un'altra visita e mi mettono altro gel, ma ancora niente dilatazione. Sono disperata e allora inizio a chiedere il cesareo: ma loro non vogliono. Alle 17.30 mi fanno un'altra visita e finalmente sono a 2 cm. Così chiedo l'epidurale.
Mi mettono l'ago con gli oppiacei per non farmi bloccare la dilatazione, ma non risolve nulla. Alle 19.00 finalmente sono a 6 cm.
Mi dicono di aspettare un altro pochino e che mi verrà fatta a breve l'epidurale. Io sono stremata.
Alle 20.00 dico a mio marito: "io la faccio, sto troppo male e sento che ci siamo". Alle 20.20 gli dico di suonare, ma lui non vuole, perché abbiamo il controllo alle 20.30. Alle 20.30 infatti arriva l'ostetrica, che mi fa sdraiare; appena arriva, apro le gambe ed inizia ad urlare in reparto: "chiamate qualcuno, sta già partorendo!".
Cosi arriva la dottoressa e mi salta sulla pancia, nonostante la mia piccolina stia già uscendo da sola. In 2 spinte è fuori, nasce alle 8.37. 3.510kg per 51 cm: un'emozione incredibile e mio marito, presente durante tutto il parto, è emozionantissimo, quasi più di me.
Appena l'ho presa, si è subito attaccata al seno e ho capito cosa significa amare totalmente qualcuno.
Poi mi lasciano con le gambe aperte per un'ora e mezzo, perché la mia dottoressa decide di dare la precedenza alle sue visite private.
Infine si presenta dicendo che dobbiamo mettere i punti. Così, visto che ho la canula nella schiena, chiedo la benedetta epidurale. Ma lei nulla, rimanda via l'anestesista e mi dà la bellezza di 10 punti a ghiaccio. È stato piu doloroso che partorire.
Nonostante tutto, rifarei ogni cosa per la mia piccola.
di mamma Tracy
(storia scritta sulla pagina facebook di Nostrofiglio.it)
Storie correlate
Parto con induzione: il bimbo non voleva più uscire
Il mio parto, l'evento più emozionante e traumatico della vita
Il mio parto indotto a 37 settimane
Hai anche tu una storia da raccontare? Scrivi a redazione@nostrofiglio.it oppure scrivila direttamente nella sezione Le vostre storie del forum di nostrofiglio.it!
Anche tu aspetti un bambino? Ti potrebbero interessare gli articoli sulla Gravidanza di nostrofiglio.it