Home Storie Storie del parto

Un parto doloroso, però ora so cosa significa amare totalmente

di mammenellarete - 16.06.2014 - Scrivici

parto_difficile.180x120
Ciao a tutte, sono una mamma di 28 anni e, prima del parto, non avrei mai pensato che si potesse amare così tanto un figlio. Vi racconto la mia storia. Quando decidiamo di avere un bebè, io e mio marito stiamo insieme da 12 anni: io non ne voglio sapere di avere subito bambini, a differenza sua, che invece non vede l'ora. Ad aprile abbiamo avuto un unico rapporto non protetto e a maggio, quando ho due giorni di ritardo, ho quasi la certezza di essere incinta. Compro subito il test ed è positivo: quasi non ci credo. Ma, invece di essere delusa o spaventata, sono felice e rilassata. Tutta la gravidanza è stata quasi una favola: niente nausee, digerisco tutto, non ho allergie, né emicranie.

Il termine è il 15 gennaio, ma il giorno dell'Epifania comincio a sentirmi strana, gonfia e con qualche dolorino, nulla di che. La sera divento gonfia come un palloncino e ho le gambe viola per il gonfiore, così, con mio marito decidiamo di andare al pronto soccorso.

 

Mi mandano subito nel reparto maternità e mi fanno il tracciato e le analisi del sangue, pensando ad una gestosi, ma per fortuna non ho nulla, ho solo la pressione alta. Decidono di mandarmi a casa all'una di notte, dandomi appuntamento la mattina dopo alle 8.

 

Cosi il 7 gennaio vado tranquilla in ospedale, convinta di fare altre analisi del sangue: invece mi fanno il tracciato e prendono la pressione. La bambina si muove poco e la pressione è alle stelle, così la dottoressa gentilmente mi dice che mi avrebbero indotto il parto proprio per via della pressione.

 

Io tranquilla chiamo mio marito per avvertirlo del ricovero e gli chiedo di prendere la valigia e di venire in ospedale.

 

Mi fanno subito gel e ossitocina insieme. I dolori iniziano e sono fortissimi. La sera alle 11 mi si rompono le acque e penso: "via, ci siamo"! Suono e avverto l'infermiera, che invece mi dice che mi avrebbero visitato la mattina dopo e mi chiede di dormire.

 

DORMIRE? Ma scherziamo, io mi sento malissimo.

 

La mattina dopo altro gel alle 6. Niente dilatazione. All'una mi fanno un'altra visita e mi mettono altro gel, ma ancora niente dilatazione. Sono disperata e allora inizio a chiedere il cesareo: ma loro non vogliono. Alle 17.30 mi fanno un'altra visita e finalmente sono a 2 cm. Così chiedo l'epidurale.

 

Mi mettono l'ago con gli oppiacei per non farmi bloccare la dilatazione, ma non risolve nulla. Alle 19.00 finalmente sono a 6 cm.

 

Mi dicono di aspettare un altro pochino e che mi verrà fatta a breve l'epidurale. Io sono stremata.

Alle 20.00 dico a mio marito: "io la faccio, sto troppo male e sento che ci siamo". Alle 20.20 gli dico di suonare, ma lui non vuole, perché abbiamo il controllo alle 20.30. Alle 20.30 infatti arriva l'ostetrica, che mi fa sdraiare; appena arriva, apro le gambe ed inizia ad urlare in reparto: "chiamate qualcuno, sta già partorendo!".

 

Cosi arriva la dottoressa e mi salta sulla pancia, nonostante la mia piccolina stia già uscendo da sola. In 2 spinte è fuori, nasce alle 8.37. 3.510kg per 51 cm: un'emozione incredibile e mio marito, presente durante tutto il parto, è emozionantissimo, quasi più di me.

 

Appena l'ho presa, si è subito attaccata al seno e ho capito cosa significa amare totalmente qualcuno.

 

Poi mi lasciano con le gambe aperte per un'ora e mezzo, perché la mia dottoressa decide di dare la precedenza alle sue visite private.

 

Infine si presenta dicendo che dobbiamo mettere i punti. Così, visto che ho la canula nella schiena, chiedo la benedetta epidurale. Ma lei nulla, rimanda via l'anestesista e mi dà la bellezza di 10 punti a ghiaccio. È stato piu doloroso che partorire.

 

Nonostante tutto, rifarei ogni cosa per la mia piccola.

 

di mamma Tracy

 

(storia scritta sulla pagina facebook di Nostrofiglio.it)

 

Storie correlate

 

Parto con induzione: il bimbo non voleva più uscire
Il mio parto, l'evento più emozionante e traumatico della vita
Il mio parto indotto a 37 settimane

 

Hai anche tu una storia da raccontare? Scrivi a redazione@nostrofiglio.it oppure scrivila direttamente nella sezione Le vostre storie del forum di nostrofiglio.it!

 

Anche tu aspetti un bambino? Ti potrebbero interessare gli articoli sulla Gravidanza di nostrofiglio.it

 

TI POTREBBE INTERESSARE