chiamare l'ospedale per sapere come comportarmi:"Tenga monitorato il flusso... poi ci sentiamo tra un paio d'ore" mi disse l'ostetrica al telefono. Premetto che i miei genitori e i miei suoceri vivono a Caserta: eravamo solo io e mio marito!
Monitorando il flusso, tra una contrazione e l'altra, aiutavo mio marito a finire di montare fasciatoio e culla del piccolo Francesco, salendo e scendendo scale e prendendo e posando pezzi....
Alle 11:30 richiamo l'ospedale riferendo che nell'ultima urina c'erano tracce rosa. Allora l'ostetrica mi dice di farmi una doccia, preparare le ultime cose della valigia e andare al pronto soccorso.
Facciamo così... Alle 12:30 primo tracciato: contrazioni ogni 10 min.
Visita alle 14, ricovero e l'ostetrica mi dice che partorirò entro sera.
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I miei e i miei suoceri decidono di partire la mattina seguente: non avrebbero fatto in tempo se fossero partiti al pomeriggio stesso.
Alle 16:30 altro tracciato: contrazioni ogni 5 minuti."Signora, vada lì di fronte in sala parto, la aspetta l'ostetrica Francesca".
Nel tragitto tra una contrazione e l'altra ero al telefono con mia mamma, tranquillizzandola e che ci vedevamo l'indomani...
Ore 17. Ingresso in sala parto;
ore 18:46 nasce Francesco.
Appena e' nato, ho detto a mio marito, che mi ha assistito dall'inizio alla fine: "Amore, facciamone un altro!"
Come primo figlio, posso ritenermi fortunata.
Se fosse così anche per il secondo, non ci penserei due volte!
di Caterina
(storia arrivata per email a redazione@nostrofiglio.it)
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