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Un parto da favola

di mammenellarete - 06.11.2013 - Scrivici

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Ciao a tutti, mi chiamo Caterina e vivo a Cremona. Vi racconto la mia storia... Primo figlio, Francesco. Gravidanza perfetta senza alcun problema, né sintomi. Termine stabilito: 13 aprile 2013, ma Francesco ha anticipato di 2 settimane. E meno male visto il peso alla nascita (3510kg)! La mattina alle 5 sono andata a fare la pipì e ho iniziato a perdere un po di liquido; poi a letto fino alle 9 solo qualche dolorino. Mi alzo per fare colazione e inizio ad avvisare mio marito che non sarebbe andato a lavoro al pomeriggio, perché ero sicura di partorire in giornata. Comincio a

chiamare l'ospedale per sapere come comportarmi:"Tenga monitorato il flusso... poi ci sentiamo tra un paio d'ore" mi disse l'ostetrica al telefono. Premetto che i miei genitori e i miei suoceri vivono a Caserta: eravamo solo io e mio marito!

 

Monitorando il flusso, tra una contrazione e l'altra, aiutavo mio marito a finire di montare fasciatoio e culla del piccolo Francesco, salendo e scendendo scale e prendendo e posando pezzi....

 

Alle 11:30 richiamo l'ospedale riferendo che nell'ultima urina c'erano tracce rosa. Allora l'ostetrica mi dice di farmi una doccia, preparare le ultime cose della valigia e andare al pronto soccorso.

 

Facciamo così... Alle 12:30 primo tracciato: contrazioni ogni 10 min.

 

Visita alle 14, ricovero e l'ostetrica mi dice che partorirò entro sera.

 

(LEGGI ANCHE: Tutte le storie sul parto)

 

I miei e i miei suoceri decidono di partire la mattina seguente: non avrebbero fatto in tempo se fossero partiti al pomeriggio stesso.

 

Alle 16:30 altro tracciato: contrazioni ogni 5 minuti."Signora, vada lì di fronte in sala parto, la aspetta l'ostetrica Francesca".

 

Nel tragitto tra una contrazione e l'altra ero al telefono con mia mamma, tranquillizzandola e che ci vedevamo l'indomani...

 

Ore 17. Ingresso in sala parto;

 

ore 18:46 nasce Francesco.

 

Appena e' nato, ho detto a mio marito, che mi ha assistito dall'inizio alla fine: "Amore, facciamone un altro!"

 

Come primo figlio, posso ritenermi fortunata.

 

Se fosse così anche per il secondo, non ci penserei due volte!

 

di Caterina

 

(storia arrivata per email a redazione@nostrofiglio.it)

 

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