Il mio primo parto... come è stato?
Ho frequentato il corso preparto e avevo già capito che non sarebbe stato semplice. Da buona ansiosa che sono. Ma parlavo spesso alla mia cucciola in grembo, Alessia, e le dicevo:
"TI PREGO, NON MI FARE MALE".
Quel giorno ero più stanca del solito nonostante avessi ancora qualche giorno davanti a me e ogni tanto perdessi pipi (credevo io!). Poi mi sono fatta convinta ad andare in ospedale e al Pronto Soccorso mi dissero che mi avrebbero ricoverato: quella che stavo perdendo non era pipì, ma una piccola rottura delle membrane...
"Oh, no!"
Mi sono coricata, non mi ricordo per quanto tempo! Senza nemmeno dolori!
Nella notte invece, ho qualche dolorino sporadico. Sopportabile, tra massaggi e respirazione.
Verso le 6 di mattina i dolori si fanno più vicini e alle 10, nonostante l'ostetrica mi avesse visitato poco prima, mi viene da spingere! Feci come mi dissero: trattenere perché non era ancora ora. Ma la seconda spinta venne più forte di prima così l'ostetrica urgentemente ha chiamato una barella e velocissimamente entro in sala parto. Con due spinte sono diventata mamma della mia bellissima e dolcissima Alessia!
Il mio secondo parto è stato a 2 anni e 3 mesi di distanza dal primo. Il tempo stava finendo, ma Giorgia non si decideva... una notte ebbi dei dolori che andavano e venivano. Essendo sporadici aspettai la mattina per andare in ospedale.
Lì mi visitarono e mi dissero che mi stavo preparando e non sapendo che non fossi una primipera mi fecero decidere se ricoverarmi o tornare a casa e aspettare i dolori. Io, con una bimba piccola, tornai a casa.
Passai la giornata tra una contrazione e una sistematina a casa finché la sera mandai a letto la piccola col papà e io rimasi sul divano a sonnecchiare. Iniziarono i dolori che durarono un'ora, dopo di che mi si ruppero le acque e partimmo per l'ospedale.
Nel frattempo a me veniva da spingere. Così, arrivati al Pronto Soccorso, mi mandarono subito in reparto e dal reparto subito in sala parto, coi miei vestiti, senza tracciato e senza documenti di ricovero.
Giorgia è nata così. Un uragano nel nascere e un uragano nella vita!
di mamma Giulia
(storia arrivata come messaggio privato sulla nostra pagina Facebook)
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