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Tre gravidanze con problematiche diverse. I miei figli sono miracoli

di mammenellarete - 10.04.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Ho avuto tre gravidanze con problematiche diverse. Le più difficili sono state soprattutto la prima e la terza. I miei figli sono davvero i miei miracoli. Vi racconto la mia storia. 

In questo articolo

Ho tre figli di 12, 10 e una bimba di sei anni. Ho avuto tre gravidanze con tre "problematiche" diverse.
 
Nel 2008 (prima gravidanza) ero a tre mesi quando fui chiamata dalla mia ginecologa (poi cambiata) che mi disse di correre al laboratorio analisi perché c'era una cosa che avrebbe dovuto dirmi.
 
La notizia era che avevo contratto la toxoplasmosi e che alle settimane in cui ero, pericolosissime per il bambino, per ovviare al problema avrei dovuto abortire... Me lo disse la ginecologa senza mezze misure.
 
Io subito, senza pensarci su, risposi che quel bambino che portavo in grembo non l'avrei abortito. Uscii dallo studio ovviamente scioccata, ma con la consapevolezza che mio figlio sarebbe rimasto con me... Cambiai ginecologa, e a cinque mesi feci l'amniocentesi non per volere mio, ma della ginecologa (perché a me non serviva sapere com'era la mia decisione, l'avevo già presa) e scoprii che mio figlio era sanissimo..
 
A luglio nacque mio figlio, bello come il sole. 3 chili e 500 grammi di bellezza. Oggi ha 12 anni è meraviglioso ed ha un'intelligenza straordinaria. Mi dà tante soddisfazioni e penso a cosa sarebbe successo se mi fossi fatta convincere da quella ginecologa.

Tre gravidanze con problematiche diverse. I miei figli sono miracoli

La mia ultima gravidanza invece, quella della bambina, è filata liscia come l'olio fino a sette mesi quando la piccolina, dall'essere seduta, e quindi podalica, pensò bene di girarsi. Girandosi però si portò al collo vari giri di cordone. Scoprimmo tutto questo un pomeriggio, quando la dottoressa mi disse che aveva una "lieve" sofferenza perché aveva più di due giri di cordone al collo.

Pensando di avere potere decisionale, dato che la figlia era mia e il corpo pure, chiesi alla ginecologa se avrebbe potuto, dato che era il mio terzo parto, farmi fare il cesareo, così la bambina non rischiava nulla.

A questa mia richiesta arrivò un secco no, perché mi disse non sarebbe stata nè la prima nè l'ultima bambina nata col cordone al collo.

Gli ultimi due mesi furono un incubo perché, nonostante l'incontro con vari ginecologi, nessuno accettò di fare il cesareo. Arrivò il giorno della "nascita": parto con dilatazione di 10 cm e non si vedeva nemmeno la testa.   

Avevo l'ossitocina attaccata, quindi tante contrazioni. Nella stanza c'eravamo io, mio marito, il ginecologo di turno, e un'ostetrica... Avevo il tracciato attaccato per monitorare il battito, che era rumoroso e vigoroso. L'ostetrica pensò bene di rompermi lei le acque, ne venne fuori il cordone, mia figlia ancora dentro che "si impiccò"...

Il tracciato che fino a due secondi prima era vigoroso si appiattì... Ad un certo punto in sala parto arrivarono in tanti e pensarono di farmi un cesareo d'urgenza, ma era troppo tardi... Io nel frattempo ero sempre con l'ossitocina, e il ginecologo cercava di risistemare dentro il cordone per trasferirmi in sala operatoria...

Il tracciato era piatto... A quel punto il ginecologo di mise su di me. Era una montagna di uomo e iniziò a schiacciare la pancia per fare uscire mia figlia, che nacque. 3700 grammi. Morta e nera in viso, subito fu messa su un carrello degli attrezzi (i quali erano stati buttati per terra) e rianimata davanti ai miei occhi pieni di lacrime, di dolore e di paura.

La vedevo lì su quel carrello senza vita, un corpicino che veniva compresso e una grande maschera in viso... Dopo non so quanti minuti il pianto della Vita... La mia guerriera ce l'aveva fatta... Mia figlia era tornata da me... Era un mercoledì delle ceneri e il ginecologo mi disse che quel giorno avevo avuto tanti santi in paradiso che mi avevano voluto bene.

La mia guerriera dagli occhi cielo oggi ha sei anni, e, ad ogni suo compleanno, rivivo questi momenti oggi lontani ma sempre presenti nella mia mente e in quella di mio marito che ha assistito a tutto ciò che è successo. I miei figli sono davvero i miei miracoli. Grazie mille per l'attenzione. Un abbraccio grande a tutti. 

di una mamma 

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