Mi chiamo Federica, ho 28 anni e sono mamma di due splendidi bambini. Vi racconto in breve la storia della mia seconda gravidanza. Abbiamo desiderato moltissimo il nostro secondo bimbo, tanto che quel ritardo ha cambiato per sempre la mia vita.
La felicità di diventare mamma per la seconda volta non mi faceva stare più nella pelle. Tutto procedeva per il meglio, e quando alla terza ecografia il dottore ci disse che c'era qualcosa che non andava poiché mancava l'arteria ombelicale sinistra, il mondo mi crollò addosso.
Non sapendo di cosa si trattasse, la mia ginecologa mi rassicurò dicendo che non era nulla di grave e che al massimo sarebbe nato un po' più piccolino di peso rispetto ad altri. Superammo alla fine questa fase. Eccoci arrivati al momento della nascita. Alle ore 20 partirono le prime contrazioni, corremmo in ospedale e da lì iniziò il mio calvario.
Travaglio lungo e cesareo d'urgenza. Il mio miracolo
Più di otto ore di travaglio! Ogni volta che chiedevo quanto mancava mi rispondevano sempre: "Ecco ci siamo, ancora un po' di pazienza".
Poi qualcosa cambiò, mi ritrovai circondata da medici e sentivo che parlavano preoccupati. Discutevano tra di loro: "C'è qualcosa che non va". Sentivo il bimbo, era risalito su, i battiti stavano rallentando di molto e avevo bisogno urgentissimo di un cesareo. Io ero stanca, anzi devastata, non stavo più capendo nulla di tutto quello che stava succedendo.
Al mio risveglio si avvicinò il dottore e mi disse: "Signora non so chi ma qualcuno oggi ha fatto un miracolo al suo bambino. Aveva un nodo intorno, il cordone poco visibile e spesso succede che i bimbi muoiano per questo, perché i medici non possono né vedere e né sentire questi nodi". Per fortuna è nato un bimbo sano di 3 chili e 670 grammi. Ora ha 3 anni e ci regala ogni giorni nuove emozioni.
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