Dopo un aborto a 12 settimane ad ottobre 2020, il 25 febbraio 2021, il giorno prima del ritardo del ciclo, io e mio marito facciamo un test visto che sono un paio di mattine che mi alzo a causa della nausea.
E scopriamo con immensa gioia che è positivo! Era cercata, desiderata e voluta. Ma dopo la gioia anche la paura, l'ansia che possa succedere di nuovo. Quindi mi "costringo" a non pensarci troppo, a continuare la vita normalmente senza dirlo a nessuno, a non affezionarmici troppo.
Le prime visite vanno bene, ma a 8 settimane delle perdite mi fanno andare di corsa al pronto soccorso. Ho un piccolo distacco che è una minaccia di aborto, così mi dicono di stare a riposo completo, letto e divano, per almeno 2 settimane. 2 lunghissime settimane e piene di ogni pensiero, certo non rosei.
Al controllo però, va tutto meravigliosamente bene! Il distacco si è riassorbito, il cuore batte e il pericolo è rientrato. Vivo il resto della gravidanza bene, riguardandomi molto, per sforzi e pensieri, ma cercando di non perdere la fiducia. Scopriamo di aspettare una bambina.
Al settimo mese vado al controllo dalla ginecologa che riscontra che la piccola ha rallentato la sua crescita in peso e in dimensioni, ma che sta bene, è sana, sarà solo piccola. Intensifica i controlli, ogni due settimane circa per monitorare la crescita.
Abbastanza tranquilla proseguo nella gravidanza fino al controllo delle 37 settimane, un martedì di metà ottobre, in cui trovano che la mia piccola non è cresciuta, il peso è troppo basso e alcuni valori di circonferenze varie sono sotto i percentili. Tuttavia è sana e tutti i valori del sangue e del cuore vanno bene, così il martedì stesso decidono di fare uno scollamento delle membrane per cercare di far partire il parto senza induzione farmacologica.
Pratica dolorosa che però dà i suoi frutti dato che mercoledì sera mi si rompono le acque e ho le prime contrazioni. Mi ricoverano ma non mi dilato abbastanza. Dopo quasi 10 ore chiedo l'epidurale, essendo dilatata solo di 4 centimetri, nonostante il medico la sconsigliasse per non rallentare ulteriormente tutto, valutando anche di usare l'ossitocina per avviare meglio il parto.
Parto prematuro. La mia guerriera di 300 grammi è una meraviglia
Decido di fare l'epidurale lo stesso, sono molto stanca e provata, e nel giro di un'ora, forse perché mi sono rilassata un po', mi dilato completamente e il giovedì 21 ottobre 2021 mattina nasce la mia piccola Milena.
Piccola, poco più di 2300 grammi, ma già guerriera. Controlli ogni ora e la paura che possa essere ricoverata in terapia intensiva, per fortuna non necessaria alla fine.
La notte tra giovedì e venerdì, dopo una giornata in cui ha preso il colostro solo a goccine dal mio dito, testarda decide che è ora di attaccarsi da sola al seno, e dopo qualche tentativo fa la sua prima vera poppata. Ha imparato in fretta a mangiare e sabato mattina veniamo dimesse. Inizia la nostra avventura con questa piccola meraviglia che pesa ora solo 2200 grammi.
Prende rapidamente peso e tutti i numerosi controlli vanno bene. Fino al terzo mese, gennaio 2022, in cui di nuovo non mette peso, nonostante le poppate numerose. La pediatra tiene controllata la situazione, consiglia di provare con un'aggiunta di latte artificiale.
Io, testarda come la mia bambina, sentita una consulente dell'allattamento e supportata da mio marito, proseguo con il mio latte visto che la bambina è molto attiva, sta bene, riempie abbondantemente i pannolini. E a febbraio effettivamente ricomincia a prendere peso e allungarsi tantissimo!
Ad oggi che ha 5 mesi, pesa 6500 grammi e stiamo ancora procedendo con il solo allattamento, ma tra poco inizieremo con le prime frutte.
Una nuova avventura che non vedo l'ora di affrontare con la mia piccola, testarda e meravigliosa Milena.
di Selena
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