Tutto ebbe inizio il 5 novembre 2018. Andai a fare una semplice visita di controllo e mi trovarono dilatata già di quattro centimetri. Io ero di 29 settimane!!!
Io e il mio compagno eravamo sconvolti, non avevo nessun sintomo, se non un leggero mal di schiena. Mi ricoverarono d'urgenza. Mi fecero parlare con l'anestesista, dovevo fare un cesareo perché il bambino era podalico.
Parlai anche con il medico della terapia intensiva neonatale. Mi fecero la puntura per i suoi polmoni e per il suo cervello... Erano tutti pronti e pensavano che avrei partorito la sera o al massimo la notte. Invece non successe nulla.
Rimasi a letto, in ospedale, ferma, senza potermi alzare, attaccata ad un macchinario che mi iniettava in vena un medicinale per non farmi venire contrazioni 24h.
Con grande stupore di tutti arrivai a 34 settimane... il mio bimbo nacque con parto cesareo il 7 dicembre 2018 alle 12.29 di mattina! È stato 10 giorni in ospedale, ora ha 10 mesi ed è un bimbo sanissimo e sempre felice! È la nostra vita.
di Francy
(storia arrivata alla pagina Instagram di Nostrofiglio.it)
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Parto cesareo, tutto quello che occorre sapere
Le statistiche parlano chiaro: il ricorso al cesareo è sempre più frequente. Ma quando l’intervento è davvero necessario? Quali i vantaggi e gli inconvenienti del ricorso al bisturi? E poi, chi ha già partorito con il cesareo è automaticamente destinata ad un secondo intervento?
Lo abbiamo chiesto a Stefano Bianchi, direttore dell'unità di ginecologia e ostetricia dell'Ospedale San Giuseppe di Milano e prof associato all'Università di Milano.
CESAREI IN AUMENTO, NON SOLO IN ITALIA “È un dato di fatto che a partire dagli anni ’70 il ricorso al cesareo è aumentato notevolmente non solo in Italia, ma in tutti i Paesi dove si è avuta la possibilità di farlo” mette in evidenza il prof. Stefano Bianchi. “Ne è dimostrazione il fatto che il fenomeno è ‘esploso’ recentemente in Cina, che sta progredendo verso un sistema sanitario-assistenziale più moderno: secondo dati dell’OMS, dal 4,9% di cesarei registrati nel 1993/94 si è arrivati al 20,4% del 2001/02". CONTINUA A LEGGERE: Parto cesareo, tutto quello che occorre sapere