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Mio figlio aveva un nodo vero al cordone ombelicale. E' un miracolo

di mammenellarete - 06.09.2019 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Mio figlio è nato con un nodo vero al cordone ombelicale. Ancora un giorno in più nella pancia e sarebbe potuto morire. Credo abbia avuto un angelo custode: suo nonno.

Dopo otto anni mi sono decisa ad avere un secondo bambino. Io e mio marito ci abbiamo pensato un po': era arrivato il momento di dare una compagnia a nostro figlio.

Mi ricordo bene quando feci il test di gravidanza. Lessi "positivo"... ed ero felicissima! Una nuova vita doveva nascere. Dopo aver perso mio nonno poco tempo prima, questa notizia mi risollevò.

Andai dalla dottoressa e le dissi che questa volta volevo fare il parto naturale perché durante il primo, a causa di complicazioni, feci il cesareo.

Fu una gravidanza spettacolare. Il mio cucciolo, però, andò avanti di una settimana. Arrivai al termine della gravidanza, ma niente, non voleva nascere.

La mia ginecologa mi consigliò il cesareo di nuovo, perché non potevo essere stimolata a causa della ferita legata al mio vecchio cesareo. Delusa ma contenta, perché avrei visto il mio bimbo, prenotammo per il giorno successivo.

Arrivai in sala parto. All'improvviso, la dottoressa spalancò gli occhi. Dopo poco sentii un pianto: era il mio piccolo miracolato. Aveva il nodo vero al cordone ombelicale... Un miracolo: anche solo un altro giorno e sarebbe nato morto.

Io sono convinta che il bimbo ha avuto un angelo custode: mio nonno. Oggi il mio piccolo Lorenzo ha tre mesi.

di mamma Sara

Cordone ombelicale: cose che forse non sai

1. Com'è fatto davvero il cordone ombelicale. È il collegamento fisico tra il feto e la sua mamma, il “filo” che unendo l'addome del bimbo alla placenta mette in comunicazione i due sistemi circolatori.

In genere è costituito da tre vasi sanguigni:

  • una vena ombelicale, che porta ossigeno e sostanze nutritive dalla placenta al feto,
  • e due arterie ombelicali, che portano le sostanze di rifiuto dal feto alla placenta.

I vasi sono avvolti e protetti da una sostanza gelatinosa chiamata gelatina di Wharton. La particolare struttura del cordone gli consente di mantenere un collegamento stabile tra mamma e bambino assicurando però al piccolo un'elevata mobilità, fondamentale per il suo sviluppo neuromotorio.

2. Cosa succede quando c'è qualcosa di “strano” nel cordone ombelicale. Come tutto ciò che ha a che fare con il corpo umano, anche il cordone ombelicale non è sempre perfetto e “da manuale”, ma può presentare alcune varianti di lunghezza (più corto o più lungo del normale) o anomalie. Tra queste, per esempio:

  • una sola arteria ombelicale, invece di due;
  • avvolgimenti intorno al corpo del bambino;
  • presenza di nodi (veri o falsi);
  • presenza di cisti;
  • inserzioni anomale, per esempio ai margini della placenta o sulla membrana amniotica (inserzione velamentosa).

Nella grande maggioranza dei casi, queste variazioni e anomalie non comportano problemi per il feto e non devono quindi preoccupare più di tanto. Succede per esempio con gli avvolgimenti del cordone (anche quelli intorno al collo del bambino, in genere del tutto innocui) o i nodi.

È vero però che in alcuni casi possono costituire il segnale di qualche disturbo o anomalia come malformazioni o sindromi genetiche o rappresentare un pericolo per la sua sopravvivenza.

Per questo il medico, se ne è consapevole (purtroppo non è sempre facile vedere con l'ecografia eventuali problemi del cordone ombelicale) potrebbe consigliare esami di approfondimento o programmare un parto cesareo.

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