Sono Luana, mamma di due splendidi bambini di quasi 7 anni e 4 e mezzo. Gabriele e Mattia, i nostri gioielli stupendi. Tutto inizia quel meraviglioso 30 aprile 2012, quando, alle mie prime armi con la maternità, compro il test di gravidanza "parlante" per non rischiare di confondermi... "incinta 2-3"!
Presa dall'agitazione e dall'emozione, chiamo la mia ginecologa per chiedere se fosse possibile un risultato falso positivo (ero appena stata da lei per un controllo la settimana precedente) e chiaramente mi conferma che al massimo ci sono i falsi negativi!
Con gioia infinita percorriamo il nostro cammino verso l'arrivo del nostro primo bebè, tra paure ed aspettative. Scopriamo che arriverà Gabriele, prima data presunta 29 dicembre 2012, che si trasforma in 2 gennaio 2013 al controllo dei 4 mesi, per poi essere ridatato al 29 dicembre.
Passano i mesi nella tranquillità e serenità di una gravidanza senza grossi problemi, verso ottobre mi sembra solamente di sentire poco il mio cucciolo. Provo a sottoporre i miei dubbi al ginecologo che conferma essere tutto in ordine. Alla visita del sesto mese mi dice che Gabriele è leggermente più piccolo della media, ma tutto regolare.
Io continuo a non essere molto tranquilla... Metà ottobre: vado al pronto soccorso, eseguono solo il tracciato, il battito si sente bene, trottola bene. Vado a casa serena. Festeggiamo il nostro primo anniversario di nozze con il pancione. Notte tra il 20 ottobre ed il 21: vado in bagno e scopro gli slip bagnati in modo anomalo ed inodore.
Sono appena entrata nella settimana 30 e mi dico: "Sarà tutto a posto, ho letto che può succedere in questo periodo". 22 ottobre mattina: ancora perdite trasparenti, inizio a pensare che non sia tutto poi così normale... Chiamo mio marito al lavoro e gli dico che per sicurezza sarebbe stato meglio andare a fare un controllino.
Primo pomeriggio: mi faccio una doccia al volo e lascio casa nella tranquillità di un ritorno entro qualche ora.
Ricordo benissimo i vestiti appoggiati in bagno e l'ordine delle cose nelle altre stanze. Quella fotografia della mia casa è stampata nella mia mente da quel famoso 22 ottobre 2012, stavamo preparando un trasloco e... da quel giorno non ci ho più rimesso piede.
Arrivo in ospedale vicino casa: subito fanno il tampone, nel frattempo vado a fare il solito tracciato, cuoricino a galoppini, tutto a posto. Dopo pochi minuti arriva un'infermiera che con molta delicatezza mi dice: "Signora si è rotto il sacco, deve partorire. Le faccio la puntura per i polmoni!". Mio marito è ancora in sala d'aspetto...
Il mio primo pensiero è stato: "Dov'è la mia mamma? Voglio la mia mamma". Mi sento persa. Cerco di tranquillizzarmi pensando che anche io sono nata prima e a sette mesi sarebbe andato tutto bene. Mi fanno l'ecografia senza accennare a nessuna anomalia grave e mi mandano in un ospedale con Tin adeguata. All'arrivo vengo chiaramente visitata nuovamente e scopro soltanto in quel momento la realtà della situazione tramite le parole del medico: "Signora suo figlio pesa 850 grammi".
Mi si offusca la mente e incredula ripeto la notizia a mio marito e mia mamma, cosa? Ma come è possibile che nessuno si sia accorto prima di tutto ciò e soprattutto che, nello stesso giorno, siano riusciti a mandarmi in un altro ospedale senza avermi minimamente avvisata di nulla!!! Lasciamo da parte quelle domande per concentrarci sul presente.
Arrivata in camera, giungono i medici neonatologi per introdurci al mondo dei bimbi "gravemente prematuri" con una delicatezza e una sensibilità che apprezzerò per il resto della mia vita. Il mio amore stupendo è nato con parto cesareo il 24 ottobre 2012 per 880 grammi di puro amore, scesi a 830 grammicon il calo fisiologico, per 34 centimetri, respirando da solo con un piantino fantastico. Lo vedo soltanto nel pomeriggio.
Non riesco a spiegarvi la sensazione di vedere nostro figlio intubato nell'incubatrice.
.. ma vi assicuro che sia io che mio marito abbiamo visto solo e soltanto il nostro bimbo adorato. Per mesi non ci siamo resi conto di quanto fosse davvero piccolo, tanto da infilarlo nella canottiera per la marsupioterapia e soprattutto non ci siamo mai impressionati. Abbiamo sempre visto Gabriele e basta. È stato ricoverato per 50 giorni e dimesso il 13 dicembre 2012 al raggiungimento di 1700 gr: una conquista!
Grazie a molte persone preparate, in particolare un'ostetrica fantastica incontrata anche vicino casa una volta dimessa, ho abbracciato il mondo dell'alto contatto, il babywearing, dell'alimentazione complementare a richiesta e l'allattamento al seno fino ai suoi 23 mesi, recuperato grazie ai consigli preziosi di questa donna veramente speciale. Ci sarebbero così tante cose da raccontare, a partire dall'età corretta che abbiamo dovuto considerare fino ai suoi 3 anni. Tutti i traguardi raggiunti dal nostro ometto che ora ha quasi 7 anni sono sempre stati festeggiati in modo particolare.
Essere la mamma di un bimbo “very preterm" non è stato sempre facile, ma mi ha permesso di alzare quel velo non così tanto sottile ed assaporare quell'amore incondizionato, quella vicinanza, quelle sensazioni ed emozioni così coinvolgenti che non avrei mai immaginato e che forse non avrei potuto provare se le cose fossero andate diversamente. Infine, sono la mamma felice di Gabriele e Mattia: anche quest'ultimo, alla nascita, ci ha fatto prendere un coccolone, ma questa è un'altra storia. Un'ultima cosa: sono stata benedetta per ben due volte!
di Luana
(storia arrivata alla mail di redazione)
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