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Distacco di placenta e cesareo d'emergenza. Il nostro miracolo

di mammenellarete - 16.02.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
40 settimane di gravidanza. Distacco di placenta e cesareo d'emergenza: cerchiamo di mantenere la calma. A due settimane di vita la risonanza magnetica è miracolosamente pulita. Lei è il nostro miracolo.

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Sono passati tre anni da quella notte. La notte in cui mi sono svegliata felice, tre giorni dopo il termine, pensando di aver rotto le acque, e solo dopo aver acceso la luce ho realizzato che a rompersi era stato qualcos'altro. Sangue, tantissimo sangue. Da subito è stata chiara la gravità della situazione.

Chiamiamo l'ambulanza. Ci mette poco ad arrivare ma quegli attimi sembrano eterni. A tutta velocità mi portano in ospedale. Credo di essermi addormentata in quei pochi minuti. Mi risveglio e davanti a me la ginecologa urla "cesareo, cesareo d'emergenza". In meno di un minuto sono in sala operatoria, mi devono fare l'anestesia, non trovano una vena, ma non c'è più tempo.

E così mi dicono che inizieranno a tagliare anche se non sono sedata, e che quindi sentirò male. Dico che non importa, voglio solo che la mia bambina stia bene. Poi non ricordo più nulla, mi risveglio dopo qualche ora, non ancora ben consapevole di quello che è successo.

Distacco di placenta e cesareo d'emergenza. Il nostro miracolo

Tante parole che rimbombano nella mia testa: distacco di placenta, encefalopatia ipossico-ischemica, ipotermia, camere cardiache vuote, nata senza respirare, indice di apgar 2, solo perché il suo forte cuoricino non ha mai smesso di battere. Quello che capisco è che la mia bambina sta molto male. Viene subito messa in ipotermia, per bloccare gli eventuali danni neurologici.

Nei giorni successivi ci dicono che potrebbe salvarsi, ma le conseguenze del distacco di placenta a 40 settimane potrebbero essere serie, i danni neurologici potrebbero essere molto gravi. Non si può sapere, bisogna vivere alla giornata e sperare in un miracolo. Vorremmo delle risposte, ma nemmeno i medici le hanno, bisogna aspettare per capire.

Passano così due settimane in terapia intensiva, due settimane fatte di alti e bassi. Si vedono alcuni segnali positivi ma abbiamo paura a dirlo, cerchiamo di mantenere la calma.

A due settimane di vita la risonanza magnetica è pulita. Nessun effetto, nessuna conseguenza.

La mia bambina sta benissimo. I medici stessi ci dicono che quello che le è successo è un miracolo. Lei è il nostro miracolo, la nostra guerriera che ha lottato per la vita. E ora festeggia alla grande i suoi tre anni.

di Giulia 

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