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Storia del mio lungo parto
di Nostrofiglio Redazione - 29.07.2013 - Scrivici

a tutte,
ho avuto una storia molto triste con il parto che ha cambiato la mia vita e quella della mia famiglia.
Come ogni coppia innamorata abbiamo deciso di completare la nostra serenità con un piccolo tesoro. Sono rimasta incinta a dicembre del 2011 .
Una gravidanza molto bella, pochissima nausea nei primi mesi: ho passato anche un'estate tranquilla con il pancione anche se ero aumentata di peso. Però stavo bene...
Il termine era il 7 settembre. A questa data io avevo delle piccole contrazioni, ma nulla di particolare,non era ancora il momento.
La sera di domenica 9 settembre avevo un po' più di contrazioni, così siamo andati al pronto soccorso. Sono stata visitata, però mi han subito detto che non c'è dilatazione e quindi di stare tranquilla e di tornare pure a casa.
Il mattino dopo mi sveglio improvvisamente alle 6 perché mi si rompe il sacco. Partiamo per l'ospedale: avevo le stesse contrazioni del giorno prima, quasi non me ne accorgevo che avevo un leggero dolore...
Ero emozionata... Quel momento me lo ricordo come se fosse adesso....
Appena arrivati al pronto soccorso ci mandano in reparto dove mi dissero che trattasi di primo figlio ci sarà da aspettare prima della nascita. Questo lo sapevo dopo il corso pre parto. Mi hanno attaccato il tracciato e ho passato il pomeriggio tranquillo, tutto uguale...
Verso le 6,30 circa iniziano le contrazioni più forti. Inizia anche un pochino la dilatazione.
Da lì in poi è iniziato il dolore che mano a mano col passare del tempo aumentava di intensità.
Verso le 1 urlavo che mi sentivano dall'altra parte dell'ospedale. Però lo stavo facendo per mio figlio e ci stava anche quello. Tra l'altro lo dicono tutte che sentono male.
Però ad un certo punto non ce la facevo più... Era troppo forte il dolore.
Verso le 23.30 mi spostarono in sala parto.
Dopo aver provato diverse posizioni, nessuna andava bene tranne la poltroncina.
Da lì è iniziato l'incubo che non dimenticherò mai...
L'ostetrica che mi incoraggia a spingere....E spingi, spingi... niente. Sta testa non esce. L'ostetrica ci prova un po' di volte ma sta testa non vuole uscire, sembra attaccato...
Dopo vari tentativi chiama il medico di guardia. Ci proviamo anche davanti a lei ma niente.
Attaccano la ventosa, la ginecologa mi sale sull'addome e l'ostetrica mi sta davanti. Io spingo e la tipa che mi schiaccia la pancia. Sento che la testa sta per uscire poi viene risucchiata. Niente.
Prova con un ulteriore ventosa: succede la stessa cosa di prima...
E vai anche con la terza ventosa fallita...
Potete immaginare come ero io in quel momento...
Ho urlato talmente che non ce la facevo più, ho dato tutto di me.
Alla fine continuavo a dire di fare qualcosa perché non ce la faccio neanche più a spingere e non capivo più quando avevo la contrazione. Spingevo ormai a vuoto.
Continuavano a monitorare il battito del piccolo una volta ogni tanto. Poi dopo la terza ventosa e dopo avermi attaccato una flebo come se io non spingessi bene, si accorgono che il battito del bambino stava scendendo.
Decidono di chiamare l'anestesista per il cesareo.
Nel frattempo sono arrivate un sacco di persone in sala parto ad assistere come se ci fosse uno spettacolo in corso. L'anestesista non si vede. Passa ancora del tempo. Arriva l'anestesista. Mi mettono in barella, io non capivo più nulla. Mio marito lo mandano fuori. Mi fanno entrare in sala operatoria. Mi hanno fatto la spinale.
Dopo il taglio estraggono il piccolo che non respirava... Lo portano in un'altra stanza. Era nato alle 4,50..
Chiedo a chi c'era vicino dove era il mio bimbo se stava bene.
Nessuno mi risponde.
Mi metto a piangere. Sento una ginecologa che dice: "Qualcuno venga a consolare questa signora". E' comparso un infermiere...
Poi arriva una ginecologa che mi dice che il mio bimbo verrà portato in un altro ospedale senza darmi spiegazioni.
E se ne va...
Io ho visto poi mio figlio in incubatrice mentre lo portavano via quando ero già in stanza. Nessuno mi disse cosa era successo, cosa aveva il bambino. Niente. Io ero convinta che lo portassero per un controllo visto che era stato un parto lungo e poi dopo qualche giorno sarebbe tornato.
Invece non è stato così. Mio marito andò dove hanno portato Yassir.
Gli hanno spiegato come era la situazione. Il mio piccolo angioletto ha avuto una grave asfissia dovuto al ritardato parto (cosa che mi sono sentita dire solo da un medico mentre gli altri non sanno quando poteva essere successa sta cosa).
Io sono stata poi trasferita nell'ospedale dove era ricoverato. Ho parlato con il medico della Terapia Intensiva e mi disse che la situazione era tanto grave e in casi così purtroppo il cuoricino smette di battere dopo 3-4 giorni.
Io mi sono senta crollare il mondo addosso. Mai mi sarei immaginata di trovarmi in una situazione del genere. Lo misero in ipotermia per vedere a che livello era il danno. Dopo 3-4 giorni le sue condizioni erano stazionarie.
Dopo l'ipotermia ci dissero che l'esito era di una grave encefalopatia.
Il mio piccolo adesso ha 10 mesi. Sta facendo un sacco di ore di fisioterapia. Ha un sacco di problemi, povero piccolo.
E' un bimbo bellissimo...
Ci stiamo battendo tutti per lui. Speriamo tanto che le sue condizioni migliorino.
E' già migliorato tanto rispetto ai mesi scorsi, ma c'è ancora tanto tanto da fare...
Questa è la storia del mio lungo parto.
Yassir nato il 11/09/2012 alle h 4,50 peso kg 3,463
di Malika
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