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#potevoessereio: cara mamma, non sei sola

di mammenellarete - 25.01.2023 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
#potevoessereio. A me non è accaduto nulla di irreparabile, ma poteva succedere a chiunque, poteva succedere anche a me di soffocare la mia bimba dopo più di 48 ore senza dormire. Cara mamma non sei sola. Siamo tutte con te .Vorrei solo poter alleviare un po' il tuo dolore.

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#potevoessereio: cara mamma, non sei sola

Era il 2018. Dopo le ultime settimane con la pressione sanguigna alle stelle, decidono di indurmi il parto. PREECLAMPSIA. Sono tranquilla, siamo comunque ormai a termine. Accetto, mi fido della mia ginecologa.

Il giovedì mattina ore 8 iniziano con la prima dose... funziona... il mio corpo si prepara... alle 17 rompo le acque e iniziano quasi subito le contrazioni.

Sono sola, è sera e mia marito viene mandato a casa. Passo tutta la notte a camminare nel corridoio, mi appoggio in una stanza vuota che ho trovato libera (perché la mia è piena di signore che hanno subito operazioni ginecologiche e non voglio disturbarle). Fa male, ma affronto tutto.

Arriva il momento del parto

Al mattino arriva mio marito, almeno ora non sono sola. Mi visitano, dicono che siamo a buon punto ed io ci credo. Sono le 11 vado in sala parto, alle 14 iniziano le spinte... ma la bambina non esce.

Continuano a dirmi "si vede la testa, dai, spingi".

Mi sgridano nel dirmi che non so neanche spingere... "ma fai finta? Ti sembra di spingere bene? "

Sono stanca, ma ce la metto tutta. Non basta.

Alle 19, cesareo d'urgenza. Piango tutte le mie lacrime, ho paura, ma sembra finalmente la fine di un incubo.

Nasce la mia bimba con un cesareo d'urgenza

10 minuti dopo la mia bimba viene al mondo. Sana, non mi importa altro. La vedo di sfuggita, la portano al papà.

Salgo in reparto alle 20.30, alle 21 mandano a casa mio Marito perché è sera e non può rimanere. Io credo di non aver neanche capito che sarei rimasta sola. Aveva chiesto di rimanere su una sedia in un angolo, ma gli fu negato.

Poco dopo un'ostetrica passa a vedermi e mi cambia le lenzuola piene di sangue... ma io non sto bene... non capisco... ricominciano le contrazioni, ho dolori lancinanti e la mia compagna di stanza suona per me il campanello.

Alzano le lenzuola, l'ostetrica rabbrividisce... e capiscono che la situazione è seria, mi sto dissanguando. Allertano sala operatoria, aspetto che tutti siano pronti e ritorno sotto i ferri. Ricordo che erano circa le 3.30, salgo dalla sala operatoria, vedo in corridoio mio marito sconvolto (perché nel frattempo è stato chiamato per tornare in reparto anche se lui veramente non se ne sarebbe mai andato).

Mi dà un bacio e lo mandano a casa: neanche lo fanno entrare in stanza... neanche una parola... va a supplicare la signora del nido di tenere la bimba, questa gentile signora risponde "due ore al massimo, che ho da fare".

Mi portano la bimba

Non erano neanche le 6, mi portano la culla, non posso muovermi... palloncino interno per tenere contratto l'utero, catetere, taglio cesareo e trasfusione in atto... la metto nel mio letto tutto il tempo, chi me l'avrebbe presa e messa nella culla?

Un'ostetrica passa per attaccarla, ma io credo di non sapere neanche dove sono. poi più vista.

I giorni successivi vanno meglio, anche se il personale medico si è praticamente dileguato dopo che i miei famigliari hanno minacciato denunce, nessun aiuto, nessun conforto... solo qualche parola con le mie compagne di stanza che solo ora ricordo di non aver neanche ringraziato.

Per fortuna qualche ostetrica è diversa, tenera e dolce, ma sono poche purtroppo. La maggior parte altezzose e severe. 

Di notte sono sola

Almeno di giorno qualcuno è con me... ma la notte, cala il buio e io sono sola. Ho avuto paura del buio per mesi.

Per fortuna non è accaduto nulla di irreparabile, ma poteva succedere a chiunque, poteva succedere anche a me di soffocare la mia bimba dopo più di 48 ore senza dormire.

Cara mamma non sei sola. Siamo tutte con te.
Vorrei solo poter alleviare un po' il tuo dolore.

Di mamma Silvia

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