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Parto prematuro: una piccola guerriera nata a 34 settimane mi ha reso mamma

di mammenellarete - 01.12.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
"Parto prematuro: una piccola guerriera nata a 34 settimane mi ha reso mamma" è la storia che ci racconta mamma Federica, quando ha dato alla luce la sua piccola

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Una piccola guerriera nata a 34 settimane mi ha reso mamma

Sono la mamma di una piccola guerriera nata a 34 settimane. So che in confronto ad altre posso ritenermi fortunata che la mia piccola sia stata in TIN per due settimane. Ma sono comunque momenti difficili.
 
Dopo una gravidanza tranquilla e serena, venerdì 12 agosto 2022 ho fatto l'ultimo controllo dal ginecologo. "Signora, qui tutto bene, arriviamo a termine, il 22 settembre", mi ha detto e ha aggiunto, "Può partire serena per il ferragosto in Trentino".
 
Il giorno dopo, con il mio compagno, abbiamo preparato il camper e l'auto che ci serviva per i vari spostamenti dal campeggio di Merano a diverse tappe del nostro piccolo e veloce tour. Domenica 14 l'abbiamo passata a riposarci in campeggio. Io ho fatto delle passeggiate e una nuotata in piscina. La sera, dopo la doccia, mi sono messa sotto le coperte e ho iniziato a sentirmi bagnata, così sono andata in bagno. Il flusso di liquido non si è fermato e il colore non era quello dell'urina, era torbido. Abbiamo preso la macchina e siamo corsi in ospedale, mi si erano rotte le acque.

Negli occhi degli altri genitori la forza di andare avanti

Noi eravamo così tranquilli che avevamo lasciato a casa la valigia e anche il libretto della gravidanza, così il mio compagno alle 2 di notte è partito per andare a prendere tutto l'occorrente.

La mattina mi hanno fatto tutti i controlli del caso, ma continuavano a dirmi che andava tutto bene, senza darmi grandi spiegazioni. La sera del 16 agosto sono iniziate le contrazioni, ma dopo 7 ore di dolori, la dilatazione era solo di 1 cm, troppo poco e troppe ore.

Ero stremata e l'ostetrica vedeva che ero troppo sofferente e stanca, non capiva dove stava esattamente il problema di questa enorme fatica.

Mi hanno preso la febbre e si sono resi conto che avevo 38.6 di febbre. Mi hanno proposto di fare un'epidurale e ho accettato.

Ho dormito per circa due ore e poi mi hanno svegliato dei dolori lancinanti, avevo una dilatazione di 9 cm. Era ora di spingere e dopo 3 ore la mia piccolina è nata.

Era piccolina, viola e tremava. Non piangeva, non respirava, l'hanno portata dietro un separè e hanno cercato di aiutarla a respirare.

Ovviamente i nostri ringraziamenti vanno all'ospedale, in particolare all'ostetrica che mi ha seguito, alla TIN e all'associazione bimbi prematuri della regione. Senza il loro aiuto molte cose non sarebbero state possibili. Sono stati giorni duri per me e per il mio compagno, ma per fortuna siamo una coppia forte che si sostiene a vicenda e lui mi ha aiutata a non cadere nello sconforto più totale.

Certo, i giorni senza di lui non sono stati facili, stavo quasi tutto il giorno in TIN, la sera tornavo a casa a mezzanotte, dopo l'ultima poppata e mi ritrovavo in una stanza da sola a cenare tardissimo e a tirare il latte. Ho avuto la fortuna di conoscere altri genitori che purtroppo erano lì già da tanto tempo e che dovevano farsi ancora magari due o tre mesi. Però avevano una cosa negli occhi, si vedeva che stavano soffrendo, ma avevano la forza ogni giorno di essere lì per i loro piccoli, per rassicurarli e amarli

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