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di Veronica
Sono rimasta incinta a settembre 2011, u.m. 25/08/2011 e Dpp 31/05/2012.
Ho passato una bellissima gravidanza senza nessun problema, nausea o malessere. Dalla ti mi avevano subito detto che sarebbe stato un maschietto ed era sanissimo. Io avevo 23 anni quando ho partorito il mio piccino.
Aprile era stato un mese un po' difficile. Erano mancate alcune persone a me care ed era iniziato il grande caldo. Io ero seguita in ospedale da una ginecologa del Ssn.
I primi giorni di maggio finii al ps per una giornata di vomito/dissenteria e chi più ne ha più ne metta. Mi dissero che avrei partorito prima e che mi stavo preparando!!! Seeeeee certo!!!!
Arrivò il gg della Dpp e vado in ospedale con mio marito per fare il primo tracciato,
contrazioni presenti e con picchi anche alti, che io ovviamente non sentivo, ma mi rimandano a casa...
Mi misurano la pressione, che in effetti è altina e mi dico o di mantenerla monitorata tutto il giorno e se sale ancora di tornare in pronto soccorso. La misuro svariate volte e alla fine verso le 20 mi reco al pronto soccorso con picchi di 200/130.
Mi mandano in reparto, mi fanno un prelievo di sangue, mi misurano la pressione e mi danno una pastiglie tra per abbassarla, dopodiché tracciato. Le contrazioni sono sempre presenti ed alla fine visto che ero scaduta ed ero ipertesa optano per il ricovero.
Intanto si era fatta mezzanotte, mando marito a casa a prendere la valigia e mi sistemo in camera. Ci salutiamo e mi addormento.
Ogni 2 ore passano a misurare la pressione e fare il tracciato. Al mattino alle 6,30 mi svegliano definitivamente per un altro prelievo, mi portano la colazione e mi dicono che alle 9,30 il ginecologo vuole farmi un'eco.
Intanto arrivano mio marito, mia mamma e mia suocera, vado a fare l'eco, il ginecologo dice che è tutto ok ma data la
pressione alta mi metteranno un cerotto per abbassarla e poi mi faranno l'
induzione. Non hanno potuto farne la subito perché le prostraglandine alzano ancora i valori.
Continui tracciati, visite e misurazione di pressione e alle 12, pranzo.
Mi riposo un po' e alle 14.30 dopo il tracciato arriva il gine che mi dice: "Ok, ora ti faccio la prima dose di gel, ne possiamo fare 3 al massimo. Se non funzionano si passa al taglio cesareo.
Ritorno in camera e sto con marito e mamma.. Alle19arrivano amici e parenti a farmi da supporto morale,io faccio cena e poi ci avviamo nella saletta di ricevimento parenti."
Iniziano alle 20 le contrazioni, sopportabili e tra una chiacchiera e l'altra il tempo passa.
Alle 20:45 davanti a tutti (che vergogna aahahhahaha)
mi si rompono le acque, chiamo l'ostetrica che mi porta in dal parto/
Travaglio. Mi visitano e sono a 8/8,5 cm e fanno entrare mio marito.
Sono costantemente attaccata al monitoraggio e le contrazioni si intensificano sempre di più anche con picchi a 100, ma davvero, per me, sono state sopportabilissime.
Mi danno il clistere e mi dicono di liberarmi, mi mettono il pannolone per perdite di liquidi o simili e alle 22,30 sono completamente dilatata e mi dicono di spingere.
La parte delle spinte è stata lunga perché il mio piccino veniva avanti e tornava indietro.
Alle 23:11 è nato, 3170 kg per 49 cm, pieno di capelli con il crestino, proprio come lo avevo desiderato. Gli tagliano il
cordone e lo portano a lavare, lo vestono e lo danno al papà che lo porta nella culletta dai parenti a vedere.
Intanto a me danno 2 punti esterni e cercano di fermarmi un coagulo dovuto al fatto che spingevo quando non ero completamente dilatata, ma era più forte di me, lo spingere mi alleviava il dolore.
Mi portano dal mio piccino e me lo coccolò e sbaciucchio tutto il tempo. Comunque il mio è stato un parto velocissimo e per nulla doloroso e ringrazio tutti i giorni per com'è andata.
Avevo fatto esami e tutto l'iter per l'epidurale ma non c'é stato tempo né bisogno...
(Storia arrivata per email a redazione@nostrofiglio.it)
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