1. Ho partorito senza anestesia
Ciao mamme, eccomi a raccontare la mia storia.
Scoprii di essere incinta il 31 dicembre, reduce da un aborto spontaneo avuto nel mese di novembre. Come potete immaginare, ero al settimo cielo, speranzosa che stavolta sarebbe andato tutto bene. Iniziò così una splendida avventura, ricca di gioia, emozione e fortunatamente priva di qualsiasi fastidio. Io e la mia cucciola trascorremmo una calda estate, piena di cambiamenti. Affrontammo anche due traslochi e presto arrivò il fatidico settembre, mese della sua nascita. Era la sera del nove, quando intorno alle undici iniziai ad avvertire dei dolori alla schiena, più forti dei soliti. Mio marito, preoccupato, mi convinse ad andare in ospedale e così, dopo aver allertato mamma e fratello e dopo aver lasciato in buone mani il mio quattro zampe, giunsi in clinica. Qui la mia fantastica dottoressa aveva già informato il personale del mio arrivo e così iniziò subito la trafila delle analisi e del tracciato. Le contrazioni erano ancora lievi, quindi dissi a tutti i parenti di andare a letto. Iniziò la notte più lunga della mia vita, tra dolori, paure e impossibilità di stare ferma. Provai ad assecondare il dolore, ma nulla mi dava sollievo. Alle sei chiamai mio marito, visto che la situazione sembrava sbloccarsi. Così alle 7:30 mi portarono in sala travaglio. Le ho provate tutte: la poltrona, il lettino, la palla… le ostetriche, tre, mi massaggiavano la schiena nell'attesa che arrivasse il momento giusto. Io ero stanca. Avevo trascorso la notte insonne, il dolore, il timore di non farcela: alle nove mi trasferirono in sala parto e qui mi trovai ad affrontare un dolore davvero inimmaginabile.
Gridai, sudai, urlai, disperandomi in alcuni momenti. Sbagliai spesso a spingere, ma alla fine ci riuscii. Alle 11.26 nacque il mio amore. Natalia, di 3150 per 53 cm, era bellissima, pulita, bionda e morbida, come l'avevo sempre immaginata. Il dolore sparii e dopo dieci minuti venni fatta alzare e portata in camera per la gioia della mia mamma,in attesa da ore.
Come vedete, care amiche, partorire senza analgesia si può… certo, le prime notti ebbi gli incubi, ma ora sono orgogliosa di averlo fatto. Adesso la mia cucciola ha tre mesi e ogni giorno i suoi sorrisi mi rinfrancano di qualsiasi dolore. Ne approfitto, se permettete, per ringraziare lo splendido personale dell'ospedale di Acquaviva e la mia ginecologa Costanza, che mi è stata accanto anche durante il parto, sebbene fosse libera quel giorno e che ha reso con la sua dolcezza, competenza e professionalità la mia avventura ancora più fantastica. Grazie di cuore.
di Maria Teresa
Ciao mamme! Volevo tanto un bimbo, ma avevo molta paura del fatidico giorno del parto. Ero terrorizzata all'idea di dover sopportare tanto dolore per un tempo non definito. Un giorno sentii parlare dell'ospedale di Vicenza, dove erano attrezzati per il parto in anestesia. Che sollievo! Dopo aver fatto tutte le visite necessarie, diedi alla luce il mio piccolo Alex il 06 aprile 2013, senza neanche accorgemene. Entrai in ospedale perchè credevo di avere le prime contrazioni, anche se mancavano 4 giorni alla data presunta. Mi ricoverarono dopo aver fatto la peridurale e dopo cinque ore il mio piccolo nacque! Durante il travaglio dormivo, ridevo e scherzavo con mio marito, se fosse stato possibile avrei bevuto anche un caffè! Poi l'ostetrica mi spiegò come spingere perché non avevo fatto il corso pre-parto, e, dopo varie prove, chiesi all'ostretica se per caso il bimbo stava già nascendo. Lei sorridendo mi rispose: "sì, ci siamo!" Dopo qualche minuto sentii il suo pianto: un'emozione indescrivibile! Non ho provato il minimo dolore: consiglio l'epidurale a tutte le mamme che come me hanno paura di affrontare il parto. Certo la degenza presso quell'ospedale non è stata per niente piacevole, anzi, il personale era molto scorbutico, maleducato e per niente di aiuto. Però tra il dolore e la degenza… chi fa da sé fa per tre. Se volete ulteriori chiarimenti contattatemi pure su questo sito! Tanti auguri alle future mamme!
di mamma Sheila
3. Parto naturale con epidurale dopo parto cesareo: si può fare!
Ciao a tutte, vi voglio raccontare la storia del mio terzo parto, avvenuto in maniera naturale, dopo aver avuto un altro parto naturale cinque anni fa e un cesareo tre anni fa. Avendo sperimentato entrambi i tipi di parto, quando appresi della terza gravidanza, pensai che non avrei voluto fare un altro cesareo, nonostante tutti mi dicessero che "dopo un cesareo si deve fare un altro cesareo".
Allora iniziai a informarmi e capii che non era proprio così, ma che la maggior parte dei ginecologi preferiva e preferisce questa modalità per evitare qualsiasi rischio (vi assicuro che questi rischi sono minimi, basta leggere il consenso informato che fanno firmare) e anche molte mamme lo preferiscono, forse per paura.
Il mio primo parto avvenne spontaneamente e senza anestesia: fu doloroso ovviamente, ma la sensazione che provai quando il bambino, pochi secondi dopo il parto, era sulla pancia, annientò immediatamente tutto il dolore, e il giorno dopo ero già in ottima forma. Con la seconda bimba, che era podalica, dovettero farmi il cesareo; quando uscì me la mostrarono un attimo e poi la portarono via e la rividi dopo non so quante ore. Per non parlare dei postumi dell'anestesia (tremori a più non posso) e dei dolori nei giorni successivi!
Non avendo un ginecologo di fiducia, ne contattai una che mi aveva consigliato un'amica. Alla prima visita mi disse che potevamo provare tranquillamente a effettuare un parto naturale, sempre se non si arrivava troppo oltre la data, perchè poi indurlo diventava pericoloso. Così mi prenotò il cesareo per il dieci agosto: la data presunta era il sette agosto, con la speranza che prima di quella data avrei partorito spontaneamente. Fino alla sera del ventisei luglio non successe nulla, ma il ventisette, alle cinque di mattina, mi svegliai bagnata e capii che stava per succedere qualcosa. Ma non ci potevo credere: era proprio il giorno del mio compleanno! Chiamammo subito i nonni per farli stare a casa con le altre due bimbe e corremmo in ospedale: appena entrai nella stanza per farmi visitare, mi si ruppero del tutto le acque!
Dopo il monitoraggio salimmo in sala travaglio, io avevo contrazioni già abbastanza forti e chiesi l'epidurale. Dissi: "ho già fatto due travagli senza, stavolta non voglio soffrire!" Con un pò di ritardo (dopo un paio d'ore) me la effettuarono: mi sembrò di essere in paradiso quando all'improvviso sparii il dolore. Era quasi come un sogno! Mi chiesi perchè mai la prima volta volli partorire senza.
Passarono altre tre ore circa, aspettammo che le spinte diventassero più forti. La dottoressa si raccomandò di mettercela tutta, perchè la bimba non poteva stare ancora troppo tempo nel canale senza andare in sofferenza. La dottoresse ci disse: "Se passa troppo tempo ancora, si va al cesareo d'urgenza". Allora io spinsi con tutte le mie forze per altre due volte e finalmente alle 13.16 nacque Sofia, la mia terza figlia. Me la misero addosso immediatamente e la lasciarono sulla pancia per un tempo che mi è sembrato lunghissimo. Era bellissima, nonostante la pelle bluastra e la testa deformata! Io e mio marito iniziammo a piangere di gioia. Non potevo crederci: era nata il giorno del mio compleanno e con un parto che meglio di così non poteva andare! Quindi lascio un messaggio a tutte le mamme che hanno già affrontato un cesareo: non lasciatevi convincere a farne un altro se non volete. Se ci sono tutte le condizioni ottimali, il parto naturale si può e si deve fare. In bocca al lupo a tutte.
di mamma Annalisa
4. Cesareo d'urgenza ed epidurale, ma oggi siamo felicissimi
La mia gravidanza è stata un pò difficile, soprattutto a livello emotivo, perchè ho deciso di mandare avanti la gravidanza con l'assenza del mio ex compagno. Lui mi aveva fatto capire in vari modi che non voleva una responsabilità così grande, anche se inizialmente avevamo deciso insieme di avere un figlio. Sono miastenica e la gravidanza mi aiutò almeno per il periodo di gestazione a stare bene, senza causarmi nessun problema. Il 12 gennaio 2012 iniziai ad avere le prime contrazioni, così mi avviai in ospedale a fare un controllo, ma era un falso allarme. Non avevo nessuna dilatazione e me lo disse un ginecologo antipatico che mi fece anche rimaner male. Così mi rimandarono a casa. Il 17 gennaio 2012 non avevo ancora contrazioni.
Mi riavviai in ospedale, per fortuna c'era un ginecologo diverso. Ma non avevo ancora la dilatazione, all'eco però si accorsero che avevo perso tutto il liquido, così decisero di ricoverarmi. Il 18 decisero di mettermi il gel per l'induzione al parto, perchè la dilatazione era sempre a zero, ma alla sera non aveva funzionato. Il 19 gennaio 2012, la mattina di nuovo mi fecero un'induzione. Nel pomeriggio la dilatazione era a malapena di un centimetro e mezzo, le contrazioni fortissime. Feci l'epidurale e iniziai a non sentire più nulla, arrivò poi la febbre alta, così decisero di intervenire con un cesareo d'urgenza. Alle 18.25 del 19 gennaio 2012 nacque il piccolo Ottavio, la gioia della mia vita! Ad oggi solo una mamma e faccio anche da papà. Sono orgogliosa di esserlo, nonostante la mia antipatica malattia e tutte le difficoltà affrontate, siamo felicissimi insieme.
di mamma Giuly
5. Corso preparto ed epidurale: il mio parto bellissimo
Il mio parto è stato bellissimo. Non è stato proprio una passeggiata, i dolori erano forti e a volte ho anche pensato di non farcela. Avevo fatto il corso preparto e questo mi ha aiutato moltissimo, perché, conoscendo tutto quello che doveva succedere e cosa dovevo fare, non mi sono mai lasciata prendere dal panico. Il travaglio iniziò verso le 22.30. Ero da sola e mio marito stava rientrando da lavoro. Persi il tappo mucoso e capii che stava iniziando il travaglio. Allora, tra una contrazione e l'altra, fortunatamente leggere e distanti tra loro, finii di preparare la valigia. Quando arrivò mio marito, mi tenne compagnia e mi aiutò durante le contrazioni. Ma poi il sonno e la stanchezza si fecero sentire (durante il giorno avevo anche lavorato perché io non sono una dipendente, ma una libera professionista) e dissi a mio marito: "andiamo a letto". Così lui ovviamente si addormentò e io da sola portai avanti il travaglio: tra una contrazione e l'altra facevo anche un pisolino (avevo un sonno.
..). Verso le 5 del mattino capii che era giunto il momento, perché i dolori erano più forti e le contrazioni iniziavano ad essere più vicine. Allora svegliai mio marito, che con calma iniziò a vestirsi (nel frattempo gli urlavo come una isterica di sbrigarsi). Arrivati in ospedale, ero già pronta per il parto. Mi fecero l'epidurale e alle 6.30 del mattino nacque il mio piccolo ometto. Non dimenticherò mai l'emozione che provai quando mi misero quel cucciolo sulla pancia: era il bimbo più bello che avessi mai visto.
Ora sono di nuovo in dolce attesa e spero vada tutto bene come la prima volta!
di mamma Cinzia
GUARDA ANCHE IL VIDEO 'Il parto':
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