Nel silenzio della sala parto, è nata la nostra famiglia
Era una mattina in cui l'aria stessa sembrava carica di magia. Il sole sorgeva delicato nel cielo, filtrando attraverso le tende della stanza della maternità. Sentivo una miscela di emozione, ansia e pura gioia mentre mi preparavo a incontrare la mia piccola bambina per la prima volta.
Accanto a me, Luca, il mio compagno e sostenitore fedele, teneva la mia mano con affetto.
La rottura del sacco, l'inizio delle contrazioni. Il travaglio. Ho vissuto tutto come se non stessa accadendo a me, come se il mio corpo fosse pronto, in attesa, vigile, attento.
In sala parto
Era giunto il momento. La sala parto era un rifugio caldo, con luci soffuse e colori delicati. Mi avevano detto che quel giorno sarebbe stato indimenticabile, e dentro di me cresceva una dolce attesa.
Le ostetriche e il personale ospedaliero erano come angeli custodi, con il loro sorriso gentile e le parole rassicuranti. Attraversavo le contrazioni, e ogni respiro era un passo più vicino a tenere tra le braccia la mia bambina.
In quel momento, la sala parto divenne il palcoscenico di una danza tra la forza della natura e la mia determinazione. Ogni contrazione era un canto di vita, e mi aggrappavo a ogni respiro come a una melodia familiare. La mia mente si concentrava sulla dolce immagine di quella piccola creatura che stava per cambiare la nostra vita.
La sala risuonava del battito del cuore del mio bambino, un suono che mi accompagnava come una ninna nanna rassicurante. Sentivo il sostegno amorevole di chi mi circondava, e quel luogo diventava un santuario in cui il miracolo della vita stava per compiersi.
E poi, con ogni respiro profondo, sentii il mio corpo collaborare con la natura. Le ostetriche mi incoraggiavano gentilmente, e Luca mi sostenne con un amore che superava ogni ansia. Nel silenzio sospeso, la mia bambina aprì gli occhi per la prima volta, immergendosi in un mondo nuovo e affascinante.
E così, tra le lacrime di gioia e il calore delle mani che mi sostennero, nacque la nostra piccola meraviglia. In quel momento, il tempo sembrò fermarsi, e il nostro amore si riversò su di lei come un fiume in piena.
La sala parto, un luogo di transizione, si trasformò in un altare di nuovi inizi. La mia piccola bambina, avvolta in coperte calde, fu collocata tra le mie braccia. I suoi occhi curiosi incontrarono i miei, creando un legame eterno che avrebbe segnato l'inizio di un viaggio straordinario come mamma.
E così, nel silenzio di quella stanza d'amore, nasceva la nostra famiglia.
Di mamma Katia