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La storia del mio scricciolino, nato a 28 settimane di gravidanza

di mammenellarete - 16.11.2017 - Scrivici

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Fonte: ipa - alamy
Ad un tratto un forte pianto... un'emozione unica e una minuscola manina che si aggrappa al telone con forza... E poi mi ritrovo il suo piccolissimo visino vicino alla mia guancia. Il mio bimbo, il mio scricciolo. Nato a 28 settimane di gravidanza

La storia del mio piccolo scricciolino comincia il 1 aprile.

Quasi come un pesce d'aprile...

Solo per delle semplici perdite, vado in ospedale per un controllo. E invece mi ricoverano per parto prematuro. Dopo 48 ore di flebo sembra vada tutto bene... invece dopo un'ora peggio di prima. Ho fortissime contrazioni... così chiamo l'infermiera...

Subito mi fanno il tracciato (nel frattempo le forti contrazioni continuano, come quando ho partorito la mia prima bambina al nono mese), mi portano subito in una stanza per il controllo. La dottoressa mi visita... E mi comunica che ero dilatata di 4 cm... riferisce all'infermiera di chiamare la sala operatoria: il bambino doveva nascere, non c'era altra soluzione...

Ero scioccata e incredula...

Mentre mi misero in barella verso la sala operatoria ho pensato al peggio... non potevo crederci che stesse succedendo proprio a me.

Mille domande e perché... e un pianto a non finire.

Arrivo sul lettino della sala operatoria e mi fanno un sacco di cose che con l'agitazione non ho avuto il modo di realizzare. Una pediatra della neonatologia si avvicina dicendomi: "Appena il bambino nascerà lo prenderò io. Ovviamente è un bambino di 28 settimane, non possiamo escludere il peggio!.

Mi senti morire...

Nel frattempo accanto a me c'era una tirocinante molto carina. Mi abbracciò e mi disse: "Invece di piangere se vuoi preghiamo..."

Così è stato. Ho detto a Dio: "Prima di essere mio figlio è il tuo... ti prego metti la tua mano su di lui".

Era il 3 aprile e all'improvviso mi dicono che sta per nascere...

Ho pensato: "Può piangere un bambino così piccolo???"

Ad un tratto un forte pianto... un'emozione unica e una minuscola manina che si aggrappa al telone con forza... E poi mi ritrovo il suo piccolissimo visino vicino alla mia guancia.

La pediatra mi disse: "Promette bene... Ma ha bisogno del'incubatrice".

Ero felice e sconvolta. Il mio scricciolino di 1 chilo e 128 grammi. Quando sono andata in terapia intensiva, sono stata malissimo. Non riusciavo ad accettare il fatto che fosse lì e nn dentro di me... non ho visto crescere il mio pancione...

Tornata a casa senza di lui una tristezza infinita...

Dopo 20 giorni siamo passati in terapia semi intensiva...

E dopo altri 20 giorni finalmente a casa...

È stato il mese e mezzo più lungo della mia vita. Impossibile dimenticare quei momenti in terapia intensiva neonatale. Però, grazie a Dio, è andato tutto bene.

Il mio guerriero oggi ha 7 mesi ed è un bambino allegro e pieno di salute.

Un in bocca al lupo per tutti i bambini e i genitori che stanno vivendo questa situazione, siate forti, alla fine si vince sempre.

di mamma Rita

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