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La sera prima del parto, i racconti delle mamme

di mammenellarete - 10.10.2014 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
La sera prima del parto per molte mamme è un ricordo unico e indimenticabile. Ricordate cosa accadde? Ecco i racconti delle mamme della community on line di nostrofiglio.it.


1. L'arrivo del mio secondogenito una sera d'estate. (di Lorena)

Avevo il termine il 28 agosto scorso. Talvolta mi addormentavo alle 3 perché con il caldo e con il pancione non riuscivo a prendere sonno. Il 23 agosto mi sentivo strana e stanca, così feci una doccia per rilassarmi. Alle 23 mi addormentai. Alle 10 mi alzai e vidi che c'era del liquido sul lenzuolo, avevo perso il tappo mucoso. Notai delle perdite rossastre e, euforica, chiamai mio marito dicendogli: "mi sa che è il momento buono!" Ma non avendo ancora nessuna contrazione, feci colazione. Non avevo nemmeno finito il latte, che iniziarono contrazioni dolorose ma sopportabili. Con calma presi la valigia e ci avviammo all'ospedale, salii in reparto e aspettai fuori dalla porta il mio turno. Dopo poco uscì una signora ed io mi precipitai dentro. Dissi tutto d'un fiato: "sto per partorire, ho contrazioni che durano circa 5 minuti!" La dottoressa mi guardò e mi disse: "aspetti, prima devo visitarla per capire a che punto è la dilatazione". La dottoressa mi fece accomodare sul lettino e appena ebbi la contrazione mi visitò, dicendomi: "signora è dilatata di 7 cm! Chiamo subito l'ostetrica!"
Arrivò l'ostetrica e, mentre andavamo in sala parto, lei si presentò: "piacere, sono Chiara". Mi aiutò a mettermi la vestaglietta, mi attaccò al monitoraggio ed io mi sedetti sulla poltroncina. Non riuscendo a partorire seduta, chiesi se potevo partorire in piedi. Lei mi disse che potevo mettermi nella posizione in cui ero più comoda. Io, ad ogni contrazione, versavo un po' di acqua addosso per calmare il dolore, mentre facevo respiri profondi e spingevo. Alla seconda spinta uscì la testa e alla terza e definitiva spinta feci un grosso respiro e spinsi con tutte le forze che avevo. Uscì il corpicino: erano le 11:24. Era Tommaso, il mio secondogenito, un amore di kg 3560. Mentre mi mettevano i punti, lo appoggiarono sul mio petto. Ci guardammo ed iniziò la nostra meravigliosa vita in quattro.

2. Il mio parto nel giorno di Natale. (di Fabiana)

Era la viglia di Natale, un giorno splendido: ricordo che mi svegliai con un caldo sole e in quella camera, in cui ero rimasta nove mesi, pensai che mancavano solo quattro giorni per abbracciare finalmente la mia stella. Era stato programmato un cesareo forzato a causa delle mille problematiche e, con ansia, tutti aspettavamo il 28.
Sapevo però che, proprio la sera del 24 dicembre, qualcosa sarebbe accaduto: sono sensazioni che solo le mamme hanno e che difficilmente riescono a descrivere. Ma mi tranquillizzai pensando che era semplicemente l’emozione per l’avvicinarsi del grande giorno: potevo festeggiare il Natale sapendo che 'sarebbe arrivata'!
Trascorsi una vigilia come tante altre, con la rimpatriata con il classico cenone e l’attesa della mezzanotte. Mia figlia, però, aveva deciso di partecipare alla festa e alle 2.20, mentre il mondo dormiva, la mia principessa ha bussato, lasciandoci tutti (famiglia, conoscenti e dottori) senza parole. Ricordo come se fosse ieri la corsa in clinica e la nascita di Rosanna proprio il giorno di Natale: la dimostrazione che i doni più belli sono quelli che arrivano all'improvviso.

3. I miei tre parti. (di Manuela)

Io ho avuto tre figli e, per ogni parto, ho una storia da raccontare. Il primo è arrivato al termine esatto previsto dai ginecologi; dopo una gravidanza serena, la sera prima del termine sono andata a dormire stanchissima, dopo aver fatto i lavori di casa. Alle tre mi si sono rotte le acque e mi sono resa conto che stava arrivando il momento del parto, cosa che fino ad allora non avevo mai pensato!
Ho trascorso tutta la giornata successiva a contare i minuti tra una contrazione e l'altra, ma non mi dilatavo, così la sera mi hanno fatto una manovra dolorosa e il travaglio è iniziato: all'una di notte è nato il mio primogenito ed è stato un parto molto doloroso. Il secondo figlio invece è arrivato con una settimana di ritardo, ho cominciato con delle piccole contrazioni alle dieci della mattina e dopo due spinte è nato, in meno di due ore! Il terzo ha tardato di nove giorni, era in programma l'ossitocina e per fortuna ha pensato bene di evitare ulteriori sofferenze. Mi si sono rotte le acque alle dieci di sera e dopo un travaglio accettabile è nato alle cinque di mattina, solo che aveva il cordone ombelicale annodato attorno al tronco e mi ha fatto molto male durante il parto. Tre avventure che mi hanno regalato tre magnifici gioielli!

4. Il mio parto marzolino. (di Maria)

Avevo avuto molte difficoltà durante la gravidanza, tanto da indurre il ginecologo dell'ospedale a programmare il parto cesareo per il 22 marzo 2013 alle 7 del mattino, già dalla 35esima settimana. Poi la data presunta del parto fu spostata al 1° aprile. Eppure io, la sera del 21 marzo, ero preoccupata per l'operazione, ma non molto, visto che ormai avevo da un po' accettato la situazione e non vedevo l'ora di far nascere il piccolo.
Il giorno prima era arrivata anche mia mamma per aiutarmi dopo il parto. La sera cenai alle 19, poi rividi per l'ennesima volta se in valigia c'era tutto, feci una doccia e mi preparai per l'operazione. Andai a letto presto e così pure mio marito. All'una mi alzai perché sentii lo stimolo di far pipì, ma stranamente non riuscii a trattenerla molto. La pipì era di colore rosa. In realtà non era pipì! Avevo rotto le acque! Ma come? La data del parto era prevista per il 1° aprile.
Aspettammo un po', poi alle 2 andammo all'ospedale.
L'ostetrica di turno mi portò in una stanza per esaminare il battito fetale: andava tutto bene. Alle 4 sentii le contrazioni. Chiamai l'infermiera. Mi controllarono il battito fetale, notando che il battito andava e veniva, finché l'ostetrica mi disse che in effetti c'era un insofferenza fetale. Arrivò il ginecologo di turno, ma io ero dilatata soltanto di un centimetro. Dissi che avevo un parto programmato per la mattina alle 7. Così alla fine chiamarono il mio ginecologo e partorii alle 8.40 del 22 marzo 2013 il piccolo Gabriele di 2 chili e 200 grammi.

5. Un parto emozionante. (di Luana)

La sera prima del parto avevo amici ospiti a casa. Ricordo benissimo che avevamo mangiato una pizza e poi dei pasticcini. Ai miei amici dissi che non vedevo l'ora che nascesse: sembrava quasi che sentissi che sarebbe nato con tre settimane d'anticipo! All'una andai a letto e giocai con l'ipad fino alle 4 del mattino, non riuscendo a prendere sonno.

Sentivo che si muoveva e mi piaceva tanto questo! Poi mi addormentai e alle 8.30 mi alzai per andare in bagno. Appena tornai a letto, mi accorsi che mi si erano rotte le acque, così chiamai mio marito e con calma andammo in ospedale. Ero molto emozionata: avevo anche paura, ma sapevo che lo avrei visto a breve! Rimasi un giorno intero solo con le acque rotte e poi durante la notte arrivarono le prime contrazioni. Il giorno dopo nacque alle 14.36. La mia vita! Che emozione, ancora adesso quando penso a quel giorno piango.

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Da nostrofiglio.it:

 

Il parto minuto per minuto
Le informazioni utili sul parto

 

Da mammenellarete.it:

 

L'esperienza del parto e i giorni in ospedale
Corso preparto: la mia esperienza

 

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