di Viviana
Quando sono rimasta incinta è successo alla prima prova.
Nella mia immaginazione credevo che prima di rimanere incinta sarebbero passati almeno cinque o sei mesi, in cui mi sarei abituata all’idea che, io che prima non volevo figli, avevo deciso di volerne, poi avrei immaginato me col pancione e i cambiamenti da fare in casa, avrei impostato mentalmente tutto ciò che concerneva l’ampliamento della famiglia.
Io sono una molto abitudinaria e per me i cambiamenti hanno bisogno di essere ben pianificati.
Qui invece, dal giorno alla notte, mi ritrovavo incinta dopo averlo appena deciso!
Proprio perché sono abitudinaria conosco bene il mio corpo ed i segnali che ha iniziato a darmi dopo tre giorni da quello in cui avevo deciso che era il momento di provare ad avere un figlio, non mi ingannavano: qualcosa in me stava andando diversamente dal solito…
Improvvisamente avevo un bel seno rigoglioso e florido; certo, faceva male, ma era spettacolare con certi maglioncini…
E poi sbalzi d’umore, piangevo guardando le pubblicità dei pannolini e febbricola tutte le sere verso le 17, ora in cui mi sdraiavo ed io che di pomeriggio non dormo a meno che non mi sia venuta la febbre a 39, mi addormentavo sul divano come una pera cotta.
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Il primo mese è passato così, abbastanza tranquillo. Poi nella solitudine di una domenica mattina nel mio bagno, ho fatto il test di gravidanza: “incinta”, c’era scritto sopra. Direi che era inequivocabile! Per me era solo la conferma che avevo un sesto senso da paura.
Quando mio marito si è svegliato ero seduta sul letto accanto a lui con sul viso l’espressione tipica del “lo dicevo io!”, con in mano il test e sulle ginocchia il dizionario dei nomi.
Lui era molto contento sia per il bimbo che aspettavamo, che per il suo orgoglio maschile… incinta al primo colpo. Uomini…!
Il giorno dopo ho fissato la mia visita ginecologica prevista per la settima settimana di gestazione, giusto due giorni prima della visita, aprendo il frigo mi sono accorta del terribile odore che emanava: incredibile la puzza che mi attanagliava lo stomaco!
Ma cosa caspita c’era lì dentro? Con una mascherina sul naso l’ho svuotato e pulito tutto, ma la puzza restava imperiosa.
Poi ho deciso di preparare la cena con un bel soffrittino di cipolla: oddio, mi faceva venire il voltastomaco, credevo di dover buttare tutto fuori, anche le budella!
Ma come? Il soffritto di cipolla per me è sempre stato l’odore più buono del mondo e adesso mi faceva schifo??? Che fossero le famose nausee di cui tutti parlano?
Ma non venivano solo di mattina?
Tanto che le chiamano “nausee mattutine”…. Oppure stavo covando un’influenza gastrointestinale?
Quando è arrivato mio marito gli ho fatto annusare il frigo e mi ha detto che non sentiva nessunissimo odore, per me anche a distanza emanava una puzza atroce e gli ho fatto preparare la cena; lui stava chiuso in cucina con le finestre spalancate dietro mio ordine (era metà gennaio e noi abitiamo sui monti), io stavo dalla parte opposta della casa con le finestre spalancate a mia volta e riuscivo lo stesso a sentire la puzza del soffritto… puzza… eresia chiamare così quello che per me fino al giorno prima era un profumo.
Abbiamo proseguito così con queste nausee molto forti ma non ho mai rimesso.
Il mio problema si è presentato quando ho trovato delle perdite rosse: ho chiamato la ginecologa e mi ha detto di stare a riposo ferma e sdraiata per una decina di giorni.
L’ho fatto, per la creatura che avevo in grembo, ma che noia! Leggevo e leggevo, mio marito mi portava la cena sul divano, cena che era spesso pizza: era l’unica cosa che riuscivo a mangiare! La prendevamo in pizzeria, quindi in casa non c’erano odori di cottura.
Il mese dopo in concomitanza dei giorni del mancato ciclo di nuovo perdite, siamo andati al pronto soccorso ginecologico dove mi hanno raccomandato di passare un po’ di tempo sdraiata e di non fare cose faticose e lunghe camminate; poco a poco ci siamo accorti chi erano i nostri veri amici, perché quelli non veri, quando hanno visto che noi non potevamo andare con loro a fare gite o altro, hanno smesso di cercarci, neanche chiamavano per chiedere come andava dato che sapevano che ero a rischio.
Ogni mese nei giorni del mancato ciclo mi si presentavano le perdite e dovevo stare a riposo stretto, ormai a fine gravidanza avevo letto tutti i libri possibili.
Ma il mio problema più grosso è stato causato dal fatto che io soffro di ernia iatale: verso i tre mesi di gestazione ha iniziato a venirmi la tosse, e giù di aerosol, ma la tosse non passava, anzi era sempre peggio! Tossivo fino a che mi venivano i conati, spesso mi usciva il sangue dalla gola irritata, stavo malissimo.
Poi per fortuna verso i cinque mesi di gravidanza mi è venuta l’influenza… che fortuna,eh??!!! Sì fortuna perché dato che la febbre a 39,5 non mi passava da 5 giorni sono dovuta andare all’ospedale, dove finalmente hanno capito che la mia tosse era dovuta all’ernia iatale, mi hanno dato una cura che nel giro di un altro mese e mezzo mi ha fatto calmare molto la tosse e che ho dovuto continuare fino a fine gravidanza che proseguiva con le nausee anche fino al giorno del parto e con bruciori di stomaco atroci e le signore anziane che mi dicevano che erano i capelli della bambina che aspettavo a farmi bruciare lo stomaco, immaginavo di avere in pancia una parruccona!!! Splendida la creduloneria popolare……
In gravidanza ne ho avute tante, non potevano mancare i problemi legati alle ecografie della bambina, i medici che continuavano a dire che era troppo piccola ed io che sono meno di 1,50 gli dicevo: ”Ma mi avete vista? Come potrebbe essere grossa?” E loro con le loro tabelle: ”No, non va bene, è piccola”, fino a quando un simpaticissimo ginecologo a cui avevo fatto spegnere l’aria condizionata perché dovendomi spogliare gelavo, mi ha detto che la bambina aveva la testa piccola, mi aveva trattata malissimo e spedita fuori con la riserva di tornare dopo un mese per un controllo speciale e quando terrorizzata gli ho chiesto: ”Ma piccola come? Normale?”.
Lui mi ha risposto sgarbatamente: ”Signora, quando dico piccola intendo piccola, torni fra un mese” .
Mi sembrava di impazzire, sono uscita di lì piangendo e immaginando di aspettare una bimba con dimensioni normali e la testa come una noce…
Non potevo aspettare un mese, mi sono fatta ricevere da un nostro amico ginecologo che oggi è il padrino di mia figlia che mi ha fatto una nuova ecografia e mi ha detto che era tutto perfetto, nessuna testa di noce nella mia pancia! Mi ha chiesto chi mi avesse messo in testa quella cosa gli ho raccontato l’accaduto e ho dedotto che probabilmente era solo una vendetta per avergli fatto spegnere l’aria condizionata.
Sono uscita dallo studio del nostro amico che mi sembrava di volare, ma se le mie preghiere hanno avuto effetto il medico che mi aveva detto che la bambina aveva la testa piccola, quel giorno non è riuscito a fare altre visite perché è rimasto chiuso nel bagno dove ha perso minimo 5 chili!
Sono stata meglio l’ultimo mese di gravidanza, la cura per lo stomaco funzionava, alle perdite mensili mi ero abituata e così pure a non aprire il frigo, avevo molto più caldo del normale, io che sono freddolosa anche ad agosto quell’estate spalancavo tutte le finestre e dormivo sopra le lenzuola e mio marito una volta tanto era lui quello che assiderava, infatti ora quando gli dico che ho freddo non mi fa più patire dicendomi di coprirmi, ma spegne l’aria condizionata. In auto tenevo l’aria condizionata così forte che quando scendevamo lui non riusciva più a camminare perché non si sentiva i piedi e li aveva blu, io invece ero lì che sudavo come un tricheco all’equatore.
Ma la vera soluzione di tutti i problemi è stato partorire: improvvisamente sono finite le nausee, i bruciori di stomaco, il caldo ed il gonfiore e tutte le ansie legate alla salute della piccola, perché finalmente la vedevo fra le mie braccia e non aveva una testa di noce, ma un bel testino tondo come quello del suo papà ed era sana anche se piccola perché proporzionata alla sua mamma.
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